I ricatti di Putin e i sonnambuli dell’Occidente Editoriale di Mario Sechi
Testata: Libero Data: 13 settembre 2024 Pagina: 1 Autore: Mario Sechi Titolo: «I ricatti di Putin e i sonnambuli dell’Occidente»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 13/09/2024, a pag.1 con il titolo "I ricatti di Putin e i sonnambuli dell’Occidente" l'editoriale di Mario Sechi.
Mario Sechi
Quando Vladimir Putin afferma che l’uso dei missili a lungo raggio contro la Russia diventa automaticamente un coinvolgimento della Nato non va preso per un pazzo e nemmeno per uno che bluffa. Putin è prima di tutto un leader che ha avuto una formazione militare, è un figlio del Kgb, conosce meglio di tutti (purtroppo) le regole del gioco della guerra. Il suo ragionamento che ovviamente è una minaccia poggia sul fatto che i missili a lunga gittata hanno bisogno delle risorse umane dell’Alleanza Atlantica per essere lanciati e guidati fino all’obiettivo, dunque la mente e la mano non possono essere degli ucraini. Il nocciolo radioattivo della questione è tutto qui: fino a quando l’uomo del Cremlino farà finta che la Nato non abbia un ruolo decisivo? Gli stessi alleati vivono nel dilemma: fino a che punto possono spingersi nel sostenere la difesa e la controffensiva di Kiev? Tutto si basa sul sottilissimo equilibrio costruito durante la Guerra Fredda, quel principio di deterrenza che finora ha funzionato, ha impedito la guerra nucleare, ma appare sempre più logorato dai balzi tecnologici e dallo scardinamento delle istituzioni internazionali costruite dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un elemento del dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump mi ha colpito: nessuno dei due ha tirato fuori un’idea per la pace in Ucraina. Si va avanti per inerzia, per dovere ma l’impressione è che siamo piombati nello scenario dei Sonnambuli, titolo del libro di Christopher Clark che racconta come l’Europa è finita nella trappola della Prima Guerra Mondiale in uno stato di inconsapevolezza e torpore.
Nessuno immaginava che cosa sarebbe accaduto con lo sviluppo delle armi automatiche, dell’aviazione, delle armi chimiche, della trincea. Il grande massacro. I Sonnambuli di oggi sono in fondo come quelli di ieri, ignorano il domani perché sono inchiodati al presente. Quello tremendamente lucido appare lui, Vladimir Putin.
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