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Informazione Corretta Rassegna Stampa
13.09.2024 La disgustosa proposta di escludere Israele dalla FIFA
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 13 settembre 2024
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «La disgustosa proposta di escludere Israele dalla FIFA»

La disgustosa proposta di escludere Israele dalla FIFA
Commento di Deborah Fait

La nuova campagna di boicottaggio di Israele, stavolta si chiede di espellerlo dalla FIFA. E nella partita Italia-Israele una parte del pubblico italiano ha voltato le spalle al campo mentre suonava l'inno israeliano.

“Come te movi, te fulmino!”, era il titolo di un vecchio film italiano degli anni ’60 che si potrebbe facilmente attribuire a Israele e a tutti gli attacchi che subisce quotidianamente. Da qualsiasi parte uno si giri trova accuse, calunnie, menzogne e minacce contro lo stato ebraico. In questo caso, oggi, parliamo di calcio, argomento che potrebbe essere futile e divertente ma che, se c’entra Israele, ecco che diventa tragico. È finita da qualche giorno la partita Italia Israele in Ungheria dove, appena l’altoparlante ha diffuso le note dell’inno nazionale di Israele, Hatikvà,( Speranza), una cinquantina di tifosi italiani hanno girato le spalle al campo dove erano i giocatori, in segno di disprezzo. E poi si autodefiniscono tifosi. Sono cafoni, nemici cafoni, sono gente che diffama lo sport e null’altro. In quella partita Israele ha perso 2-1 e l’autore del gol della bandiera, per Israele, lo ha fatto un giocatore arabo israeliano, Abu Fani. Un’altra partita Italia Israele si giocherà a Udine e, naturalmente, non potevano mancare gli ultrà dell’odio antiebraico, quelli che avevano ottenuto di ritirare il patrocinio della città di Udine alla partita. Massimo Fedriga, mio concittadino e presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, ha scelto la strada giusta con queste parole “ Con soddisfazione e orgoglio la Regione Friuli Venezia Giulia patrocinerà la partita Italia -Israele.” Uno a zero quindi contro gli odiatori che però non demordono e hanno indetto una manifestazione per boicottare la partita. Ecco il loro odioso comunicato: “ Riteniamo che tutte le atrocità commesse dallo stato di Israele non debbano restare impunite e che sia urgente attivare delle sanzioni internazionali che comprendano anche la messa al bando di Israele dalla FIFA e dagli altri organismi internazionali e l’esclusione da tutte le manifestazioni sportive. PER QUESTO, INDICIAMO UNA MANIFESTAZIONE PER IL GIORNO DELLA PARTITA: FUORI ISRAELE DALLA FIFA, FUORI ISRAELE DA UDINE” Firmato: Banisrael.

A questo comunicato è allegato un grande manifesto con il disegno di un bambino palestinese avvolto nella Kefiah che tiene tra le mani una cartolina rossa “FIFA, BAN ISRAEL”. Non manca ovviamente la solita bandiera palestinese, la bandiera della morte, sotto la firma del comitato organizzatore.

Questa è l’Italia, signori, la civile Italia, quella che, da Leonardo, Michelangelo, Galileo Galilei, si è ridotta a essere patria di un Alessandro Di Battista, patria adottiva di Rula Jebreal che vomitano ogni giorno contro Israele, e di queste specie di aborti di tifosi. “Dopo quasi un anno di genocidio con 40.000 morti palestinesi, e nel 76° anno di occupazione illegale e regime di apartheid da parte di Israele, è ancora evidente l'impunità dello stato sionista sulla scena globale.” Questo ultimo comunicato è dei Giovani Comunisti Italiani, quelli che hanno pubblicato la lista di proscrizione di nomi di ebrei da perseguire o perseguitare, mettendo in mezzo, grazie alla loro crassa ignoranza, anche nominativi di non ebrei antisemiti.

Quello che posso dire, alla luce di queste ultime notizie, è che spesso mi assale un’infinita tristezza nel constatare ogni giorno di più che la bestia non è morta, che l’odio contro gli ebrei trova sempre il modo per rinnovarsi e adeguarsi ai tempi, passando di generazione in generazione. Generazioni di ignoranti che non conoscono la storia e non la vogliono conoscere, indottrinati da chi invece la conosce a menadito ma ha giurato odio eterno agli ebrei e a Israele.

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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