Le accuse esagerate solo per colpire Israele Commento di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 11 agosto 2024 Pagina: 12 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Le accuse esagerate solo per colpire Israele»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi 11/08/2024 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein con il titolo: "Le accuse esagerate solo per colpire Israele".
Fiamma Nirenstein
Fanno festa i cinici politicanti, i media che fanno della demonizzazione d’Israele la loro fortuna, la moneta corrente, la premessa dell’antisemitismo che divora la mente dell’Europa e degli USA: a loro non interessa la verità ma la criminalizzazione dello Stato Ebraico. Non cercano di capire i fatti, non gli interessa quali sono le fonti che parlano di cento morti, che chiamano scuola una delle strutture che Hamas ha trasformato in tane di armi e terroristi coperti dalla gente di Gaza. Non si sa molto di quello che è successo ieri a Al-Tabiin, nella moschea. Al solito, come quando un missile dello stesso Hamas ricadde sull’ospedale Al-Ahli e Israele fu lento nello spiegarlo, le notizie dicono solo che da Gaza parlano di cento morti, da Israele di venti; è stata un’azione di guerra contro Hamas, e non contro la gente: e purtroppo se delle persone, e non si sa quante e se c’erano bambini, sono stati coinvolte, è perché erano “proprio dove devono essere” come disse Sinwar, ovvero a fungere la scudo umano per Hamas, per i terroristi e i loro capi.
L’IDF parla di tre colpi di precisione che hanno mirato 20 persone, ma se ne saprà di più nelle prossime ore. Ma delle parole usate per condannare l’episodio, di quelle si sa tutto: è la solita parata di pregiudizio e criminalizzazione con cui si scaraventa sul mercato delle opinioni il giudizio di Josep Borrell: “Inorridito… una scuola protetta… dieci scuole prese di mira… non c’è giustificazione per questi massacri”. Vi si implica che Israele sia un distruttore di scuole e quindi di bambini, e non certo che le scuole sono diventate il rifugio degli armati di Hamas. Parole irresponsabili, di incitamento all’odio, che c’entrano con quello che l’Europa dovrebbe insegnare alla sua gente? Inutile qui aggiungere i nomi di chi, con un’indegna carica dell’ONU, vorrebbe essere citato avendo di nuovo accusato Israele del peggiore dei crimini, “genocidio”, mentre l’esercito ha invece cercato come nessun altro nella storia, con avvertimenti e aiuti umanitari, di salvaguardare la gente: chi ha rispetto della verità non può che sentirsene disgustato.
Un altro esempio scandaloso di uso delle parole è quello del nuovo ministro degli esteri inglese Lemmy, “sconvolto dall’attacco militare israeliano alla scuola e la tragica perdita di vite umane” mette il nuovo governo inglese in coda per chiedere “il cessate il fuoco immediato per proteggere i civili”. Ma gli unici civili in pericolo sempre, giorno dopo giorno, nel corso degli anni sono quelli su cui Hamas e gli Hezbollah, nelle schiere dell’Iran sparano con intenzione da decenni. Un cessate il fuoco immediato non glielo chiede nessuno.
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