Rivolte di musulmani, per Starmer si fa già dura Analisi di Dario Mazzocchi
Testata: Libero Data: 26 luglio 2024 Pagina: 15 Autore: Dario Mazzocchi Titolo: «Rivolte di musulmani, neri e zingari: per il laburista Starmer si fa già dura»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 26/07/2024, pag. 15, con il titolo "Rivolte di musulmani, neri e zingari: per il laburista Starmer si fa già dura", la cronaca di Dario Mazzocchi.
Dario Mazzocchi
La centrale della polizia di Rochdale circondata da centinaia di manifestanti e minacce al grido di “Allah Akbar”: è quanto andato in scena nella notte tra mercoledì e giovedì nella cittadina britannica che sorge alle porte di Manchester. A scatenare le proteste della comunità islamica è stato un video trasmesso nelle ore precedenti in cui un poliziotto rifilava un calcio sulla testa di un musulmano, arrestato all’aeroporto di Manchester dopo una violenta colluttazione con altri agenti.
È un campanello d’allarme da non sottovalutare per il governo laburista di Keir Starmer e il suo ministero agli Interni, Yvette Cooper, considerando l’impegno rilanciato a più riprese di riportare ordine e sicurezza nelle strade del regno.
In casi come questi aleggiano sempre nell’aria gli spauracchi dei disordini di Brixton nel 1995 e di Londra nel 2011: nel primo caso, fu la morte di un uomo di colore in custodia della polizia a scatenare le violenze, nel secondo fu l’uccisione di un altro ragazzo nero durante un tentato arresto nel quartiere di Tottenham.
Andy Burnham, sindaco laburista dell’area metropolitana di Manchester, ha chiesto che la vicenda non venga politicizzata, ma la trama sembra prendere una direzione ben definita. È infatti intervenuto Akhmed Yakoob, avvocato che alle elezioni di giugno si è candidato come indipendente per una lista pro-Gaza: «Giustizia sarà fatta», ha dichiarato in un video a fianco di due persone fermate per lo scontro all’aeroporto. Gli ha fatto eco il deputato Adnan Hussain, fresco di elezione a Westminster per il collegio di Blackburn e già noto per alcune affermazioni che non lasciano margine di interpretazione: «Israele deve bruciare».
Il poliziotto coinvolto è stato sospeso e le indagini sono in corso, ma quella che poteva essere una valida rivendicazione di fronte ad un abuso rischia di diventare una faccenda più complicata in un contesto già delicato: nel 2012 a Rochdale venne a galla un sordido traffico sessuale di bambini, organizzato all’interno della comunità islamica e coperto da omertà, sul quale le forze dell’ordine non indagarono a fondo dopo le prime accuse presentate già a partire dal 2008.
Il clima di tensione per le strade del regno non si limita a Manchester, ma raggiunge Leeds. La scorsa settimana una folla di rom che vive nel sobborgo di Harehills ha preso d’assalto un veicolo della polizia e dato alle fiamme un bus dopo che i servizi sociali si erano recati in un’abitazione per allontanare quattro minorenni senza permesso di soggiorno dal loro nucleo famigliare.
Ultimo episodio, martedì a Gillingham nel Kent un tenente colonnello dell’esercito è stato assalito a colpi di machete da un uomo di colore poi arrestato. La polizia indaga sul caso.
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