Inghilterra: Starmer, rivalutare il ‘modello italiano’ Cronaca di Mirko Molteni
Testata: Libero Data: 19 luglio 2024 Pagina: 15 Autore: Mirko Molteni Titolo: «Starmer contro il traffico di migranti. Londra rivaluta il 'modello italiano'»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 19/07/2024, a pag. 15 con il titolo "Starmer contro il traffico di migranti. Londra rivaluta il 'modello italiano'" la cronaca di Mirko Molteni.
Mirko Molteni
Il vertice della Comunità Politica Europea, tenutosi ieri in Gran Bretagna, a Blenheim Palace, nell’Oxfordshire, fra i capi di governo di tutto il continente (escluse solo Russia e Bielorussia), ha visto il nuovo primo ministro britannico Keir Starmer, insediatosi a Londra, al n.10 di Downing Street, dallo scorso 5 luglio, sollevare con gli alleati il problema dell'immigrazione clandestina che seguita a penetrare in Inghilterra attraverso la Manica. I Paesi europei «hanno l’opportunità di impostare una nuova strada contro l’immigrazione clandestina», collaborando «in intelligence con tattiche comuni» per debellare la criminalità che traffica in esseri umani, spiega il premier laburista.
Per la Gran Bretagna il problema si traduce nei pericolosi attraversamenti della Manica da parte di disperati con natanti fatiscenti. Starmer ha ricordato che «ancora settimana scorsa quattro ulteriori anime, e un'altra la notte scorsa, sono andate perdute nelle acque della Manica, costituendo un agghiacciante promemoria del costo umano di questo vile commercio». Dice che ormai non è più solo una sfida: “Ora è una crisi. Mentre parliamo, mentre ci riuniamo qui, un impero criminale lavora in ogni Paese qui rappresentato, profittando della miseria e disperazione umane e preparato a mandare bambini, donne incinte, gente innocente incontro alla morte».
Nel corso del vertice Starmer ha incontrato in bilaterale la premier italiana Giorgia Meloni, insieme alla quale ha presieduto la sessione sull'immigrazione. E proprio il recente accordo fra Italia e Albania sulla gestione dell'immigrazione nell'area dell'Adriatico, siglato dalla Meloni e dal primo ministro albanese Edi Rama il 6 novembre 2023, potrebbe essere preso a modello dal nuovo gabinetto di Londra. Fonti di Palazzo Chigi considerano proficuo il colloquio Starmer-Meloni: «Ha consentito di approfondire il confronto avviato in occasione del Vertice Nato di Washington sulla collaborazione nelle principali aree di crisi e in ambito migratorio, con specifico riferimento alla lotta ai trafficanti di esseri umani». I premier britannico e italiano hanno confermato «di proseguire lo stretto coordinamento avviato su tutti i più importanti temi dell'agenda internazionale e sulle sfide globali in occasione di una prossima visita a Roma del primo ministro Starmer».
Parimenti, il premier di Londra ha parlato anche con l'albanese Rama e, secondo un portavoce di Downing Street, Starmer ha definito «una soluzione innovativa l'accordo Italia-Albania». Il quale, lo ricordiamo, prevede che in territorio albanese lavorino centri di raccolta, identificazione e rimpatrio, in grado di affrontare un flusso annuale di 36.000 clandestini. Starmer e Rama, rafforzeranno inoltre le relazioni Londra-Tirana. Per gli inglesi l'accordo Italia-Albania è interessante, anche perché riguarda Paesi rivieraschi separati da un braccio di mare. La stessa situazione geografica delle coste inglesi rispetto a quelle francesi. Non è esagerato dire che, in termini di immigrazione clandestina, la Francia, specie l'area di Calais, sia, quasi, la “Libia” della Gran Bretagna. Pur, ovviamente, con tutte le differenze del caso. Da Londra si chiede che sul continente si faccia di più, magari insieme. La partita è comune.
Nel 2023 sono entrati in tutta l’Unione Europea 380.000 illegali, ben il 17% in più che nel 2022. Di essi, il 41% sono arrivati sui barconi attraverso il Mediterraneo Centrale, il 26% via terra dai Balcani e il 16% solcando il Mediterraneo Orientale, il resto da altre direttrici.
Nel caso inglese, la Manica è stata attraversata da quasi 30.000 clandestini nel 2023, mentre fino a giugno 2024, quest'anno sono stati 12.000.
E il totale calcolato dall'Home Office supera 126.000 dal 2018 a oggi.
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