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Libero Rassegna Stampa
27.06.2024 Putin attacca in Ucrania
Cronaca di Matteo Legnani

Testata: Libero
Data: 27 giugno 2024
Pagina: 14
Autore: Matteo Legnani
Titolo: «La Russia attacca in Ucraina. 'Colpiti lanciarazzi e stranieri'»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 27/06/2024, a pag. 14, con il titolo "La Russia attacca in Ucraina. 'Colpiti lanciarazzi e stranieri'" la cronaca di Matteo Legnani.

Lanciarazzi Himars ucraini, forniti dagli occidentali. I russi rivendicano di averne distrutti alcuni e di aver ucciso anche consiglieri militari stranieri. Sarebbe un segnale pericoloso di escalation. 

Alcuni «specialisti stranieri» sarebbero stati colpiti da «veicoli aerei senza pilota» e «dall'artiglieria delle Forze Armate della Federazione russa» in quella che potrebbe rappresentare una grave escalation nel conflitto in corso ormai da due anni e mezzo tra Russia e Ucraina.
La notizia è stata diffusa ieri nel consueto bollettino di guerra reso pubblico da ministero della Difesa russo. Gli «specialisti» sarebbero stati colpiti durante tre attacchi che hanno distrutto altrettanti sistemi di lancio di razzi Himars. Detti anche “lanciatori multipli” perché possono lanciare fino a sei missili, gli Himars hanno fatto molto male alle truppe e all'artiglieria russa nei mesi scorsi. Costruiti dal gigante delle armi americano Lockheed Martin, possono essere montati sul cassone di appositi camion, e possono quindi essere spostati laddove siano più necessari.

LE IPOTESI

La nota diffusa da Mosca non precisa né il numero né la nazionalità degli «specialisti» coinvolti negli attacchi e non specifica se siano rimasti feriti o uccisi. Potrebbe trattarsi di personale militare americano come anche di contractor francesi, alcuni dei quali erano stati in passato coinvolti da attacchi dell'aviazione e dell'artiglieria russa. I tre attacchi sarebbero avvenuti in territorio ucraino, anche se il bollettino moscovita non specifica la località o le località coinvolte. Nella tarda serata di ieri il Pentagono non aveva ancora commentato la notizia.
Sempre parlando di personale straniero in Ucraina, è un giallo la morte di un addetto dell'ambasciata degli Stati Uniti in Ucraina, il cui cadavere è stato rinvenuto in una stanza dell'hotel Hilton a Kiev. Secondo l'agenzia di stampa RBC Ucraina, il corpo non recherebbe tracce di violenza. Il diplomatico era arrivato nel Paese il 15 giugno.
Le fonti dell’agenzia di stampa hanno aggiunto che l’uomo aveva elevati livelli di colesterolo. L’ambasciata Usa a Kiev non ha ancora commentato l’accaduto.
Tornando al fronte, sempre ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha compiuto una visita a sorpresa nella regione del Donetsk, nel sud-est dell’Ucraina che in questa fase dei combattimenti è quella in cui l’avanzata delle truppe russe non sembra dare tregua.
Accompagnato dal generale Andriy Hnatov, appena nominato al comando delle forze congiunte, Zelenski è arrivato a Pokrovsk, città di circa 61mila abitanti prima dell’inizio del conflitto, ad appena due giorni da un attacco russo che ha fatto almeno cinque morti e 41 feriti. Da qui ha registrato un video in cui, dopo aver celebrato la storica giornata di martedì in cui sono stati avviati ufficialmente i negoziati per l'adesione alla Ue, si è congratulato con il prossimo segretario generale della Nato Mark Rutte, ringraziando il predecessore Jens Stoltenberg per «il sostegno incrollabile» a Kiev.

RUTTE ALLA NATO

«Di fronte alle più gravi minacce alla sicurezza della comunità euro-atlantica di questo secolo, abbiamo tutti bisogno di una Nato forte, unita e decisa che agisca come un’unica famiglia di nazioni libere. In qualità di segretario generale, Jens Stoltenberg ha svolto un ruolo fondamentale. Siamo fiduciosi che quando Mark Rutte assumerà questa posizione in ottobre, continuerà a portare avanti gli obiettivi euro-atlantici comuni e ad ottenere molti successi significativi», gli ha fatto eco il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.
Nelle scorse ore l’Ucraina è stata al centro di un colloquio telefonico fra il capo del Pentagono, Lloyd Austin, e il ministro della Difesa russo, Andrey Belousov, una conversazione avviata dagli Stati Uniti in nome dell’importanza di mantenere aperte le comunicazioni tra gli eserciti dei due Paesi. È stato il primo contatto tra i ministri della Difesa di Usa e Russia dal 15 marzo 2023.
Il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, ha comunque sottolineato come «il presidente e il segretario» alla Difesa siano stati «chiari» sul fatto che «non invieremo truppe statunitensi a combattere in Ucraina». Un punto fermo, ha detto, che «non cambierà”.

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