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Libero Rassegna Stampa
25.06.2024 Il programma di Le Pen
Analisi di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 25 giugno 2024
Pagina: 7
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Il programma di Le Pen: meno green e più sicurezza»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 25/06/2024, pag. 7, con il titolo "Il programma di Le Pen: meno green e più sicurezza", l'analisi di Mauro Zanon

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Jordan Bardella, il candidato premier di RN, il partito della Le Pen, promette più sicurezza e denuncia il pericolo della vittoria di una sinistra estrema. Ma è anche il partito più condiscendente nei confronti di Putin e non manca, nel programma, qualche "linea rossa" agli aiuti per l'Ucraina (no armi a lungo raggio, no consiglieri militari): un errore che le costerà caro

«Un big bang d’autorità». È questa la promessa di Jordan Bardella, presidente del Rassemblement National (Rn), che ieri ha esposto le grandi linee del programma frontista in vista delle elezioni legislative dei prossimi 30 giugno (primo turno) e 7 luglio (secondo turno). L’ultimo sondaggio dell’Istituto Elabe dà il suo partito al 36% delle intenzioni di voto, in continua crescita, e con forti chance di avere la maggioranza assoluta all’Assemblea nazionale.
«Siamo pronti a governare. Lo dico in maniera solenne ai nostri compatrioti: il Rassemblement National è oggi l’unico movimento politico in grado di soddisfare immediatamente e ragionevolmente le aspirazioni espresse in maniera chiara dal popolo francese. Sarò il primo ministro di tutti i francesi», ha affermato Bardella davanti ai giornalisti.
Non assumerà le redini dell’esecutivo per «gloria personale», bensì per incarnare «l’unico baluardo contro il rischio reale che salga al potere l’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon», presidente della France Insoumise, il partito della gauche radicale, che guida la coalizione delle sinistre. «Aprire le porte all’immigrazione, disarmare la polizia, introdurre un sistema fiscale predatorio: il programma del Nuovo fronte popolare è un pericolo», ha tuonato Bardella. Proprio per distanziarsi dal fronte goscista, che tramite Mélenchon ha promesso il riconoscimento immediato della Palestina in caso di vittoria, Bardella ha dichiarato che farlo significa «riconoscere il terrorismo e accordare una legittimità politica a un’organizzazione che prevede nella sua carta la distruzione dello Stato di Israele». In merito alla Russia, Bardella ha detto che sarà «estremamente vigile ai tentativi di ingerenza». Oggi, Mosca, rappresenta «una minaccia multidimensionale sia per la Francia che per l’Europa», ha aggiunto il presidente di Rn.
Anche fuori dai confini esagonali, perché «contrasta gli interessi francesi nelle nostre zone di influenza storica in Africa, nel Mar Nero, ma anche nei nostri territori d’Oltremare, schierandosi apertamente dalla parte delle Comore» (nel quadro della crisi migratoria che colpisce Mayotte, NdR). Favorevole a portare avanti il sostegno logistico all’Ucraina, il giovane leader sovranista ha ribadito tuttavia «le sue linee rosse molto chiare», ossia «l’invio di truppe sul suolo ucraino” e l’invio di «missili di lunga gittata o di materiale militare» che potrebbero «colpire direttamente le città russe». Sulle questioni migratorie e identitarie, promette Bardella, ci sarà un giro di vite: rimozione dello ius soli, incarichi strategici dello Stato, diplomazia e difesa, a cittadini 100%francesi, introduzione del reato di soggiorno irregolare e rimozioni di tutti gli ostacoli all’espulsione dei criminali con passaporto straniero. Più nel dettaglio, Bardella cercherà di “convincere” Macron a convocare un referendum sull’immigrazione per rendere intoccabile la Costituzione su temi come la restrizione del ricongiungimento familiare e la sospensione della regolarizzazione degli immigrati clandestini da parte dei prefetti. Il “big bang d’autorità” riguarderà anche le scuole: stop ai cellulari nelle aule, obbligo di dare del voi agli insegnanti ma anche sperimentazione dell’uniforme. Sulle pensioni ha ribadito di voler «abrogare in linea di principio» la riforma previdenziale di Macron, fissando l’età pensionabile a 60 anni per le carriere lunghe. Inoltre, per migliorare il potere d’acquisto dei francesi, ha proposto la riduzione dell’Iva sull’energia dal 20% al 5,5%, possibile tramite una deroga della Francia alle regole europee sui prezzi dell’energia. In conclusione, ha ribadito la posizione pro nucleare di Rn, «elemento importante e strutturante» per il Paese, oltre che la ricostruzione dell’«industria fotovoltaica» nazionale.

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