Lettera: L'odio della sinistra contro Israele
Cara Debora,
Da tempo le volevo scrivere. Sono stati mesi molto faticosi e ho avuto qualche problema di salute. Finalmente ci siamo trasferiti in un'altra città e qui siamo molto più tranquilli. Ha visto cosa succede in Spagna? Ha ascoltato le dichiarazioni di Yolanda Diaz? Lei direbbe che la sinistra è antisemita e ha ragione. Ora è così. Ma per me quello che sta succedendo è ancora più grave: non sono sicura che questa gente si possa definire "di sinistra", ammesso che abbia ancora senso parlarne, questi partiti, secondo me, non hanno più nulla "di sinistra", almeno della sua tradizione più sana. Tanto per fare un esempio, non sono internazionalisti, non si interessano della fratellanza tra i popoli, non hanno nemmeno un vago ricordo degli ebrei comunisti e internazionalisti, non hanno una cultura "di sinistra", nemmeno un vago ricordo. In generale, non hanno cultura, proprio zero, né memoria della loro storia. Ne abbiamo avuto vari esempi, come le reazioni alla partecipazione della brigata ebraica alle manifestazioni del 25 aprile. Sinceramente, questa orda di popolo inferocito che occupa università e ascolta prediche dell'imam, queste persone mi sembrano tenute assieme solo da una sorta di invidia e odio generalizzato, perennemente alla ricerca di un capro espiatorio per tutti i mali del mondo, incapaci di un'analisi politica seria, incapaci di pensare. Fermarsi un momento e pensare e chiedersi cosa sta accadendo. Leggo sempre tutti i suoi articoli, anche l'ultimo sulla giornalista licenziata. L'espressione della giornalista annoiata nel video è orribile e mi rievoca ricordi che faccio fatica a cancellare. Mi può capitare che su Informazione Corretta legga opinioni che non sempre condivido in pieno. Però ringrazio lei e tutte le persone che in questo momento con sincerità e onestà intellettuale si sforzano di dare una lettura critica efficace degli eventi. Un'ultima cosa: Lei ha pienamente ragione sull'assenza totale di solidarietà nei confronti delle vittime israeliane. Nessuno mi aveva chiesto "come sta la tua famiglia in Israele?". Questo fa arrabbiare, troppo.
Un cordiale Shalom,
Milena Adda
Cara Milena,
Ho sentito le dichiarazioni di Yolanda Diaz, ministra e vicepremier del governo spagnolo di sinistra di Pedro Sanchez: “La Palestina sarà libera dal fiume al mare”, poi si è scusata e, con enorme faccia tosta, ha detto di non essere antisemita. Mi chiedo se i politici pensano prima di parlare e se si rendono conto che, dopo una frase del genere, le cose sono due: o sei antisemita o idiota, non esiste una terza opzione. Queste persone si considerano “progressiste e di sinistra” ma, è inutile negarlo, l’antisemitismo moderno è tutto di quel colore politico che cerca di nasconderlo cambiando il sostantivo, “Il nostro non è antisemitismo, è antisionismo”. Volere, come era desiderio dei nazifascisti, la fine di tutti gli ebrei o, come proclamano da decenni i sinistri, la scomparsa dello Stato sovrano e democratico di Israele, è la stessa identica cosa. Le auguro di vivere più tranquilla e in buona salute nella città che ha scelto per sfuggire alle solite discriminazioni contro gli ebrei e i loro sostenitori.
Un cordiale shalom