IC Mappamondo: Perché Israele è nel mirino dell'Iran (e dell'ONU) Analisi di Gabriel Barouch
Testata: Informazione Corretta Data: 09 giugno 2024 Pagina: 1 Autore: Gabriel Barouch Titolo: «IC Mappamondo: Perché Israele è nel mirino dell'Iran (e dell'ONU)»
IC Mappamondo: Perché Israele è nel mirino dell'Iran (e dell'Onu) Analisi di Gabriel Barouch
AGENTI IRANIANI:
++Israele sta attualmente affrontando attacchi da parte di vari agenti iraniani, tra cui:
Hezbollah: con sede in Libano, Hezbollah è stato coinvolto in intensi scontri a fuoco con Israele dal 7 ottobre. Ha preso di mira le forze israeliane e i civili con razzi e droni e ha subito perdite significative, inclusa la morte di oltre 250 dei suoi membri.
Forze di mobilitazione popolare (PMF) o Hashd: sostenute in Iraq hanno lanciato droni contro Israele e potrebbero aver partecipato all’attacco del 13 aprile contro Israele. Hanno anche preso di mira le forze americane in Iraq.
Houthi: con sede nello Yemen, hanno preso di mira navi legate a Israele e hanno lanciato missili balistici e droni contro Israele, compresi attacchi a Eilat.
C’è un’alta probabilità di una guerra tra Israele e Hezbollah nei prossimi sei-otto mesi.
Le tensioni tra le due parti si sono intensificate, con entrambe le parti impegnate in risposte "occhio per occhio" provocazioni. I vincoli che finora hanno impedito una guerra totale stanno venendo meno e la situazione sta diventando sempre più instabile.
Aumento del rischio di guerra:
Le provocazioni di Hezbollah: Hezbollah ha ripetutamente violato la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dispiegando forze e lanciando missili guidati anticarro, a cui Israele ha risposto con attacchi aerei.
Moderazione israeliana:
Israele è stato cauto nelle risposte, ma la sua pazienza si sta esaurendo. Il governo israeliano ha evacuato a titolo precauzionale circa 80.000 israeliani dalle città del nord, indicando che è pronto a intraprendere azioni più decisive.
Sforzi diplomatici degli Stati Uniti:
Gli Stati Uniti hanno cercato di prevenire la guerra attraverso mezzi diplomatici, ma i loro sforzi hanno avuto un successo limitato. La capacità dell’amministrazione Biden di influenzare le azioni israeliane sta diminuendo e il governo israeliano è sempre più concentrato nell’affrontare le proprie preoccupazioni in materia di sicurezza nel nord.
E l’Iran direttamente?
È improbabile che l’Iran intraprenda una guerra totale contro Israele nel prossimo futuro, nonostante il recente inasprimento delle tensioni. Sebbene l’attacco dell’Iran a Israele abbia rappresentato una significativa escalation, entrambe le parti sembrano essere impegnate a non cercare una guerra su vasta scala.
Dinamiche regionali:
il conflitto in corso a Gaza e il coinvolgimento dell’Iran e dei suoi delegati nella regione hanno creato un ambiente complesso e instabile. Il potenziale di escalation è elevato e gli Stati Uniti faticano a gestire la situazione in modo efficace.
L’economia iraniana è già alle prese con un’inflazione elevata, il deprezzamento della valuta e l’impatto delle sanzioni. Una guerra prolungata con Israele metterebbe ulteriormente a dura prova le risorse dell’Iran e probabilmente porterebbe a misure economiche ancora più dure da parte dell’Occidente.
Le esportazioni di petrolio iraniano, cruciali per la sua economia, potrebbero essere prese di mira in caso di attacco militare israeliano.
Israele
sta valutando attentamente le sue opzioni di ritorsione. Anche se probabilmente risponderà per scoraggiare attacchi futuri e ripristinare la deterrenza, è consapevole delle potenziali conseguenze di una guerra totale. Il sofisticato sistema militare e di difesa aerea di Israele potrebbe potenzialmente sopraffare le forze iraniane, ma una guerra regionale rappresentanti iraniani porrebbe sfide significative.
Tuttavia, finché l’Iran continuerà a sostenere i suoi delegati impegnati nel conflitto con Israele, la necessità operativa degli attacchi israeliani permarrà. In definitiva, la strada verso la riduzione dell’escalation sta nel fatto che l’Iran tenga a freno i suoi delegati e affronti le preoccupazioni sul suo programma nucleare.
USA
**Recentemente l'Assemblea repubblicana di Lee County della Florida ha approvato una risoluzione che dichiara le Nazioni Unite, organizzazione terroristica.
La risoluzione dichiara inoltre la cooperazione con questa organizzazione un atto di tradimento contro gli Stati Uniti e la Florida.
Il motivo? Vediamo alcuni fatti:
++ L’anno scorso l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato Israele 14 volte. Il resto del mondo messo insieme? Sette.
++Dal 2015 il punteggio è Israele 140, tutto il resto del mondo messo insieme? Sessantotto.
**Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite ha un punto permanente all’ordine del giorno, il punto 7, che si concentra su Israele, e solo su Israele. Si tratta dello stesso Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite che appena due giorni dopo il massacro del 7 ottobre ha osservato un minuto di silenzio per piangere, e cito dal loro stesso sito web, “la perdita di vite innocenti nei territori palestinesi occupati e altrove”. Altrove!?
**Per 2.000 anni il popolo ebraico non ha avuto nessun proprio Stato. Ora, secondo il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, hanno un “altrove”.
Inoltre, le forze israeliane hanno recuperato milioni di documenti contenuti in materiale nemico catturato, che ha messo in luce due questioni correlate:
in primo luogo, il coinvolgimento dei dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione (UNRWA) nel massacro del 7 ottobre,
in secondo luogo, l’infiltrazione profonda e sistematica di quelle organizzazioni terroristiche, in particolare Hamas, nelle fila dell’UNRWA.
++Più volte l’esercito Israeliano ha dovuto operare su Hamas che utilizza strutture Unrwa quali scuole, ospedali e moschee. Questo è un abuso della legge internazionale sui diritti umani.
++Le organizzazioni terroristiche non vengono penalizzate e addirittura vengono giustificate mentre a livello internazionale Israele viene trattato diversamente ed è preso di mira.
Sia ONU che UNRWA, sono ormai privi di qualunque legittimazione.
Perché gli Stati democratici non ne escono?