Germania: l’islam insanguina il voto Cronaca di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 01 giugno 2024 Pagina: 16 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Sei pugnalati in Germania, l'islam insanguina il voto»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 01/06/2024, pag. 16, con il titolo "Sei pugnalati in Germania, l'islam insanguina il voto", la cronaca di Mauro Zanon
Mauro Zanon
A una settimana dalle elezioni europee, l’islamismo continua a insanguinare le strade d’Europa. Ieri mattina, attorno alle 11.30, un afgano di confessione islamica armato di un coltello ha pugnalato e ferito sei persone nella piazza del mercato di Mannheim, nel Baden-Württemberg, nella zona sud-occidentale della Germania.
L’obiettivo dell’agguato, consumatosi durante una riunione pubblica del movimento civico anti-islam Pax Europa, era l’attivista Michael Stürzenberger, 59 anni, che da tempo punta il dito contro l’ingenuità dei politici tedeschi che non prendono sul serio i pericoli derivanti dall’islam politico.
L’aggressore si chiama Sulaiman A., ha 25 anni, è nato a Herat, ed è residente nello stato federale dell’Assia, a circa 40 chilometri da Mannheim. Tra i feriti, oltre a Stürzenberger, fuori pericolo di vita, e altri quattro attivisti di Pax Europa, il più grave è un poliziotto che, cercando di fermare l’aggressore, è stato accoltellato a più riprese tra il collo e la schiena, come si può vedere dalle immagini dell’attacco che circolano sui social. Soltanto l’intervento di un altro agente che ha aperto il fuoco contro l’assalitore ha permesso di evitare un bilancio più nefasto.
IMMAGINI ORRIBILI
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha parlato di immagini «orribili». «I miei pensieri sono rivolti alle vittime. La violenza è assolutamente inaccettabile nella nostra democrazia. Il responsabile deve essere severamente punito», ha scritto Scholz sul suo profilo X. «Se le indagini riveleranno un movente islamista, sarà un’ulteriore conferma del grande pericolo rappresentato dagli atti di violenza islamista, da cui abbiamo messo in guardia», ha dichiarato il ministro dell’Interno tedesco, Nancy Faeser, prima di aggiungere: «L’attacco con coltello a Mannheim è un crimine orribile. Le immagini dell’azione sono sconvolgenti. Auguro alle vittime una completa guarigione».
Secondo lo Spiegel, Stürzenberger avrebbe dovuto intervenire al raduno con un discorso di «sensibilizzazione» e «delucidazione contro l’islam politico». Al banchetto, c’era uno striscione con la scritta «Fermare l’islam politico» e, oltre a una bandiera tedesca, c’era anche quella israeliana. Ma chi è Stürzenberger? Dopo gli studi in scienze politiche e storia all’Università Ludwig Maximilians di Monaco, ha iniziato una carriera giornalistica in ambito sportivo a Rtl e Sat1. Dopo gli attentati qaedisti alle Torri Gemelle del 2001, decide di leggere il Corano per comprendere meglio la religione islamica. Ma nel 2008 la sua vita viene sconvolta da un evento tragico: la morte dell’amico Ralph Burkei durante gli attentati terroristici di Mumbai.
IL PARTITO E IL BLOG
Rimane nella Csu (Unione Cristiano-Sociale in Baviera) fino al 2011, prima di diventare presidente di un piccolo partito, Die Freiheit, poi sciolto. Autore di un blog di denuncia dell’islamizzazione, è diventato noto in tutta la Germania grazie a una petizione popolare contro la costruzione di una moschea a Monaco. «I musulmani vogliono infiltrarsi nella cultura occidentale e conquistare il mondo. È scritto nero su bianco nel Corano, basta leggerlo», dice Stürzenberger, paragonando il testo sacro dei musulmani al Mein Kampf di Adolf Hitler.
La minaccia islamista continua a tormentare anche i servizi segreti francesi, che lo scorso 22 maggio, secondo quanto riferito da BfmTv, hanno arrestato un ceceno di 18 anni che progettava di commettere un attentato allo stadio “Geoffroy-Guichard” a Saint-Étienne, che ospiterà sei incontri di calcio durante le prossime Olimpiadi. Secondo le informazioni di BfmTv, il 18enne pianificava una strage di spettatori all’esterno dello stadio, poi di morire da martire in uno scontro con le forze dell’ordine.
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante