venerdi 22 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
18.05.2024 Dieci ministri scrivono al governo israeliano
Redazione de Il Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 18 maggio 2024
Pagina: 3
Autore: Redazione de Il Foglio
Titolo: «Dieci ministri scrivono al governo israeliano»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 18/05/2024, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "Dieci ministri scrivono al governo israeliano".

Italia e 12 Paesi a Israele: 'Contrari all'operazione a Rafah' - Politica -  Ansa.it
Questa continua pressione internazionale rafforza la posizione di Hamas, ai negoziati Hamas pretenderà sempre di più. C'è anche l'Italia, il nostro ministro degli esteri Antonio Tajani da chi prende gli ordini?

I ministri degli Esteri di Italia, Canada, Danimarca, Francia, Finlandia, Germania, Giappone, Nuova Zelanda, Olanda, Regno Unito e Svezia hanno scritto una lettera al loro omologo israeliano Israel Katz per avanzare richieste umanitarie in sette punti. I ministri esordiscono dicendo che Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e che sono contrari all’operazione a Rafah. Nella lettera, che il Foglio ha potuto leggere, chiedono di implementare l’ingresso degli aiuti umanitari, di aprire il valico di Rafah, di lasciare aperti tutti i valichi. Ieri per la prima volta una nave carica di aiuti è attraccata al porto costruito dagli Stati Uniti a Gaza. Israele assieme all’Onu e all’Egitto vuole creare un’infrastruttura sicura a Rafah per permettere ai carichi di passare in sicurezza. L’idea di Tsahal di togliere a Hamas il controllo del valico è stata importante e fare in modo che i rifornimenti umanitari non finiscano più nelle mani dei terroristi dovrebbe essere interesse di tutti, anche dell’Egitto che teme una crisi di rifugiati palestinesi in fuga da Rafah e diretti verso la sua frontiera. L’Onu dovrebbe avere ancora più a cuore l’idea che il valico sia un posto quanto più sicuro possibile e senza infiltrazioni terroristiche. Il piano che ha presentato Israele prevede che dall’Egitto entrino i camion che trasportano benzina e intende rafforzare la capacità del valico di Kerem Shalom per gli aiuti umanitari. Nelle intenzioni di Israele c’è anche quella di affidare il controllo del valico di Rafah a palestinesi che non hanno rapporti con Hamas. Tra i firmatari si nota l’assenza degli Stati Uniti e anche della Spagna, che ieri ha detto che non permetterà ai carichi di armi diretti verso Israele di attraccare nei suoi porti. La lettera dei dieci ministri è ben calibrata, ma è una lettera a Israele e rischia purtroppo di avere l’effetto di tutti gli appelli mossi finora: far sentire Hamas più legittimato. E se Hamas si sente più legittimato grazie alla pressione internazionale su Israele, ai tavoli negoziali continuerà sempre ad avere meno motivi per accettare un accordo.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT