Sommossa anti Israele negli atenei Usa Cronaca di Carlo Nicolato
Testata: Libero Data: 24 aprile 2024 Pagina: 2 Autore: Carlo Nicolato Titolo: «Sommossa anti Israele negli atenei Usa»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 24/04/2024, pag. 2, con il titolo "Sommossa anti Israele negli atenei Usa", la cronaca di Carlo Nicolato.
Carlo Nicolato
Da Yale alla Columbia fino alla New York University, le manifestazioni studentesche pro-Palestina, e soprattutto antisemite, stanno degenerando al limite della sommossa, con la polizia che la notte tra lunedì e martedì è stata costretta a intervenire un’altra volta e ad arrestare un centinaio di persone.
Le proteste sono diventate particolarmente violente lunedì sera quando la polizia è intervenuta al campus della New York University a 20 metri Washington Square Park, quindi in piena lower Manhattan, in seguito alla richiesta esplicita dell’Amministrazione dello stesso istituto. «Quando la New York University ha chiesto alla polizia di ripulire Gould Plaza da individui che si rifiutavano di disperdersi, i nostri agenti sono intervenuti senza indugio», ha scritto su X il vice commissario Kaz Daughtry, pubblicando un video in cui è possibile vedere come la folla abbia cominciato a lanciare bottiglie contro gli agenti. Almeno 133 manifestanti sono stati arrestati e portati in questura con l’accusa iniziale di «violazione di domicilio». «La professionalità dimostrata dai nostri agenti mentre sgomberavano la piazza, nonostante questi pericolosi atti di aggressione, sono da lodare» ha detto Daughtry.
Centinaia di manifestanti anti Israele armati di torce si sono poi diretti minacciosi al quartier generale della polizia al One Police Plaza, nella stessa zona non lontano dall’università, sventolando bandiere e inneggiando slogan quali «libereremo la Palestina entro la nostra vita».
John Beckman, portavoce della New York University, ha spiegato che «l’ateneo è rimasto profondamente turbato quando altri manifestanti hanno improvvisamente sfondato le barriere che erano state poste sul lato nord della piazza e si sono uniti agli altri già presenti», ha detto il portavoce John Beckman. «Questo sviluppo ha cambiato la situazione», ha continuato. «Abbiamo assistito a comportamenti disordinati, distruttivi e ostili che hanno interferito con la sicurezza della nostra comunità, e questo ha dimostrato quanto velocemente una manifestazione possa sfuggire al controllo o le persone possano rimanere ferite». Come a Yale gli studenti chiedono che la New York University tagli i ponti con i produttori di armi e ponga fine al gemellaggio con l’Università di Tel Aviv, ma è certamente il lato sicurezza che desta le maggiori preoccupazioni. Ci sarebbero stati anche canti intimidatori e diversi incidenti antisemiti.
Come nel caso della Columbia dove gli studenti ebrei, già minacciati e scherniti, sono stati invitati a rimanere a casa per evitare conseguenze peggiori. Anche qui la scorsa settimana era intervenuta la polizia arrestando oltre 100 persone, ma proprio ieri l’Associazione dei professori ha annunciato di aver intenzione di presentare al Senato della stessa università una «risoluzione di censura contro il presidente Minouche Shafik, la sua amministrazione e i co-presidenti del cda» che hanno chiamato la polizia. Sull’argomento è intervenuto anche l’ex presidente Donald Trump, che ha definito «una vergogna» le proteste antisemite, dando la colpa al presidente Biden, assente ingiustificato. «Tutti lo sanno, non ha alcun messaggio, non ha compassione e non sa cosa sta facendo», ha detto, aggiungendo che Biden è il «peggior presidente nella storia del nostro Paese».
Video: la Columbia University islamizzata, preghiera di un imam. La Columbia è in primissima fila nella violenta contestazione di questa settimana che chiede il boicottaggio di Israele. Quel che si temeva si sta realizzando: dopo l'11 settembre, l'islamizzazione avanza, non solo in Europa, ma anche negli Usa. (video e sottotitoli a cura di Giorgio Pavoncello)