Gridiamo forte: Donna, Vita, Libertà insiemne a Am Israel Chai Diario di guerra di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 17 aprile 2024 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Gridiamo forte: Donna, Vita, Libertà insiemne a Am Israel Chai»
Gridiamo forte: Donna, Vita, Libertà insiemne a Am Israel Chai Diario di guerra di Deborah Fait
Un bellissimo ed esplicativo articolo pubblicato da Israele.net racconta come moltissimi iraniani sostengano Israele. Sono apparse sui muri delle case di Teheran scritte che chiedono di andare avanti, di colpire perché “Loro se la sono fatta sotto”. Colpisci ancora, Israele, colpisci, questo è quello che supplicano! In Francia, dove gli esuli sono tanti, ci sono state manifestazioni di iraniani e ebrei insieme come fratelli, con le loro bandiere e i loro inni. In Israele gli ebrei fuggiti dall’Iran parlano del loro paese di origine chiamandolo Paras, Persia. Iran è un nome che sentono nemico e che non li rappresenta. Sentimenti simili si trovano sui social network, accompagnati da foto di Ciro Rezah, l’erede del defunto Shah di Persia Rezah Pahlevi. Settimane fa è apparsa una grande bandiera israeliana su un’autostrada che portava a Teheran e la scritta enorme: “Am Israel Chai” (Il popolo di Israele vive). Queste stesse parole sono state cantate e gridata durante le manifestazioni di Parigi. Solo Israele può liberare il popolo persiano dai barbuti in turbante che hanno le mani sporche del sangue del loro popolo. Nel 2023 sono state giustiziate più di 400 persone, donne, omosessuali, dissidenti, sono finiti tutti appesi nelle piazze. La pena di morte serve a terrorizzare e a spegnere le proteste ma inutilmente perché il popolo persiano è pieno di coraggio, soprattutto le donne. In Israele vive da tempo la comunità Baha’i che possiede a Haifa uno dei templi più belli del mondo e il più grande. Il Tempio e in suoi famosi giardini a terrazzo sono stati designati dall’Unesco come “patrimonio dell’Umanità”. I Baha’i sono fuggiti dall’Iran perché ferocemente perseguitati dai musulmani e lo sono ancora in tutti i paesi arabi e islamici. Hanno trovato rifugio in Israele dove hanno costruito il loro bellissimo tempio con la cupola dorata e marmi italiani.
Eppure in questo strano mondo che ci circonda e che incomincia a farmi schifo, c’è chi adora l’islam con tutti i suoi orrori e odia la democrazia israeliana. Sono malati di antisemitismo e di terzomondismo ed è semplicemente rivoltante che ci sia qualcuno, il prof Orsini tanto per non far nomi, che continua a negare che ci sia stato l’Iran dietro il pogrom del 7 Ottobre. E, sempre per non far nomi, Alessandro Di Battista che, nel programma di Giovanni Floris dice ogni settimana cose rivoltanti per cui dovrebbe essere chiamato in giudizio. Ma chi lo fa? Ma perché nessuno lo denuncia? Un soggetto del genere sono anni che fa propaganda di odio antisemita, contro la legge Mancino che dice esattamente: “La legge 25 giugno 1993, n. 205 è un atto legislativo della Repubblica Italiana che sanziona e condanna frasi, gesti, azioni e slogan aventi per scopo l’incitamento all'odio, l'incitamento alla violenza, la discriminazione e la violenza per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali.”
Queste persone indegne sono anni che esprimono il loro odio contro Israele in televisione, davanti a milioni di spettatori, e nessuno protesta. È uno scandalo nello scandalo.
Israele attaccherà l’Iran e lo farà quando meno se lo aspetta. Quell’80% di iraniani che si sentono ancora persiani e vogliono essere liberi e moderni, sanno che solo Israele più far cadere il regime assassino degli ayatollah. Per questo sventoliamo insieme le nostre bandiere, La Stella di Israele e il Leone di Persia, e gridiamo forte, fortissimo:
“Donna, Vita Libertà” e “Il Popolo di Israele Vive”.