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Libero Rassegna Stampa
06.04.2024 Francia: la violenza islamica dilaga nelle scuole
Analisi di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 06 aprile 2024
Pagina: 16
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «In Francia, uno studente ucciso e una ragazza finita in coma per le botte»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 06/04/2024, pag. 16, con il titolo "In Francia, uno studente ucciso e una ragazza finita in coma per le botte", l'analisi di Mauro Zanon

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Un ragazzo ucciso da compagni di scuola, una ragazzina aggredita e finita in coma perché "miscredente" (non portava il velo). Si moltiplicano gli atti di violenza letale nelle scuole francesi. Benché le autorità non lo dichiarino, il problema è l'islamizzazione.

Uno studente di 15 anni è morto ieri dopo essere stato massacrato di botte da un gruppo di individui incappucciati mentre tornava a casa dopo una lezione di musica. Una studentessa si trova ora in coma dopo essere stata picchiata da tre minorenni che le rimproveravano di vestirsi “all’europea”, di truccarsi, di tingersi i capelli di rosso, e soprattutto di non indossare il velo islamico. La Francia è sotto choc per gli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Viry-Châtillon, nella banlieue di Parigi, e a Montpellier. Giovedì Shamseddine, alunno del collège des Sablons, stava rientrando nell’abitazione dei genitori quando quattro giovani lo hanno aggredito nei pressi della scuola, lasciandolo in fin di vita in mezzo alla strada: è morto ieri all’ospedale per le ferite riportate dopo il pestaggio. Ieri un 17enne è stato arrestato e posto in custodia della polizia perché sospettato di aver preso parte all’aggressione. «Il motivo (dell’aggressione, ndr) non è ancora chiaro», ha dichiarato il prefetto dell’Essonne.
Jean-Marie Vilain, sindaco di Viry-Châtillon, ha definito «teppisti della peggiore specie» gli autori del massacro, prima di aggiungere: «Questa violenza estrema sta diventando un fatto comune».
Il riferimento è anche ai fatti successi martedì all’istituto Arthur Rimbaud di Montpellier, dove una ragazzina di 13 anni, Samara, è stata aggredita all’esterno della scuola da tre minorenni, perché «miscredente», ossia non portava il velo. «Samara si trucca un po’. E la ragazzina (che l’ha aggredita, ndr) ha il velo. Per tutto il giorno la chiamava “kouffar”, che in arabo significa infedele. Mia figlia si veste all’europea. Per tutto il giorno riceveva insulti, la chiamavano kahba, che in arabo significa puttana», ha raccontato la madre di Samara.
Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron, in visita ieri a una scuola parigina insieme al ministro dell'Istruzione, Nicole Belloubet, ha lanciato un appello per «proteggere la scuola» da una forma «inaccettabile» di «violenza disinibita», avvertendo che «la scuola deve restare un santuario per i nostri figli e gli insegnanti».
Dall’uccisione del professore Samuel Paty fino alle recenti minacce ricevute dagli alunni di tutta la Francia, la situazione è precipitata. Secondo il presidente del Rassemblement national, Jordan Bardella, la scuola francese sta subendo «un’offensiva islamista che deve essere urgentemente fermata».

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