L'evento: 7 ottobre, la disfatta della ragione
Manifestazione a Verona dell'associazione Setteottobre
La manifestazione 7 ottobre: La disfatta della ragione nasce con l’intento di commemorare i primi sei mesi trascorsi dalla strage del 7 ottobre 2023, avvenuta in Israele, e per riflettere sulle conseguenze di questo evento sul mondo. L’iniziativa parte dalla volontà di un gruppo di donne, riunitosi a Verona, sotto l’egida dell’Associazione Setteottobre.Divulgare correttamente e comprendere ciò che è successo serve a tutti affinché non si ripetano eventi simili, come quelli di Parigi, Nizza, New York, Madrid.
Già si è diffusa la tendenza a sminuire l’impatto di questa pagina nera nella storia dell’umanità. Ma quanto accaduto quel giorno deve essere raccontato, testimoniato e ricordato.
Il suo scopo è anche quello di mostrare i volti, le storie, le vite spezzate dalla violenza e di contestualizzare questa strage alla luce della realtà attuale dello Stato d’Israele.Preoccupante è il rigurgito di antisemitismo che manipola in modo improprio i concetti di genocidio, apartheid e boicottaggio.
La disfatta della ragione oggi può manifestarsi nella diffusione della disinformazione e propaganda, nell’assenza di argomentazioni fondate sui fatti, nell’abbandono dei principi democratici a favore di un’autorità arbitraria o per descrivere situazioni in cui il dibattito pubblico è dominato da retorica demagogica.Questo evento vuole avere un valore commemorativo, divulgativo e soprattutto umanitario.
Il pomeriggio si articolerà in brevi interventi videoregistrati e in presenza, testimonianze dirette di chi ha perso familiari e dei parenti degli ostaggi, intermezzi musicali.Saremo accompagnati da voci autorevoli di esperti, giornalisti, storici e altri ospiti.Vogliamo ricordare l’alba del 7 ottobre, iniziata con il lancio di oltre 5.000 razzi da Gaza verso Israele, seguito da un brutale attacco via terra, durante il quale sono stati feriti migliaia di civili e barbaramente assasssinate oltre 1.200 persone tra cui un alto numero di donne.
Fra loro moltissime, a prescindere dall’età, prima di essere massacrate, sono state seviziate e stuprate. Quel giorno sono state rapite, inoltre, 250 persone tra cui ragazzi e bambini: ad oggi si stima che almeno 36 ostaggi siano stati assassinati dalle organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad Islamica.
L’attacco, progettato da Hamas e denominato “Operazione Alluvione Al-Aqsa”, è stato unico nel suo genere per brutalità, devastazione, sistematicità della violenza divulgata dagli stessi carnefici anche via web.
Tra le vittime oltre agli israeliani, ebrei, arabi, drusi, ci sono stati anche turisti, studenti e lavoratori provenienti dagli USA, dal Regno Unito, Thailandia, Francia, Canada, Ucraina, Irlanda, Russia, Spagna e Italia e altri.
Per condividere un’informazione corretta e puntuale confidiamo anche nella Vostra partecipazione e nel sostegno a questo evento.
