Come? Silenzioso, questo ministero? Ma se continua a richiamare l'attenzione del mondo sui “crimini” commessi da questi barbari sionisti, sottolineando il numero delle vittime civili, tra cui molti bambini, ed esprimendo indignazione per le ripetute violazioni del “diritto umanitario.” Queste accuse vengono ripetute dalla maggior parte dei media che non cercano di verificarle. Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda gli ospedali di Gaza: nonostante i video espliciti pubblicati online dall'esercito israeliano, i suoi interventi all'interno di queste strutture ospedaliere suscitano una condanna quasi unanime. Lo abbiamo appena visto dopo la recente operazione ad Al-Shifa. Le Monde : “Il 18 marzo l’esercito israeliano, che accusa i combattenti di Hamas di nascondersi negli ospedali, cosa che l’organizzazione islamista nega, ha lanciato ad Al-Shifa quella che ha descritto come una “operazione chirurgica.” Al termine di questa operazione, “Israele ha riferito che centinaia di militanti avevano fatto di questo ospedale la loro base operativa, sostenendo che durante i combattimenti all'interno, duecento persone erano state uccise e altre centinaia si erano arrese.” Le Monde preferisce ancora una volta dare la parola al Ministero della Sanità di Hamas: “Decine di corpi di martiri, alcuni in stato di decomposizione, sono stati trovati dentro e intorno all’ospedale Al-Shifa.” Probabilmente per mancanza di spazio, il quotidiano non ha menzionato la reazione dell'amministrazione Biden, solitamente così pronta ad ammonire lo Stato ebraico riguardo alla situazione umanitaria a Gaza. Il 1 aprile, in risposta alla domanda di un giornalista durante una conferenza stampa, la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha detto: “Hamas non dovrebbe assolutamente agire da un ospedale. Lo abbiamo detto, lo abbiamo ripetuto tante volte, stanno mettendo in pericolo i civili. Questo è ciò che vediamo. E siamo preoccupati per il modo in cui Hamas è capace di risollevarsi, sembra che i suoi militanti siano riusciti a reintegrarsi in un ospedale in così breve tempo...Hamas si è intenzionalmente infiltrato nelle infrastrutture civili.” Alle domande insistenti del giornalista, la Signora Jean-Pierre ha ribadito la sua condanna dell'infiltrazione di Hamas nella popolazione civile. Il Ministero della Sanità di Gaza, così pronto a reagire, rimane in silenzio. Non ha senso entrare in una polemica in cui si rischierebbe di chiedergli perché non ha mai ritenuto opportuno protestare contro l'intrusione dei militanti di Hamas negli ospedali; contro le armi custodite all'interno di queste strutture e perfino sotto i letti dei pazienti; e contro la trasformazione dell'ospedale Al-Shifa in una base operativa dell'organizzazione terroristica dopo la partenza dell'esercito israeliano all’epoca della prima operazione. Insomma, non ne era a conoscenza? Non era in contatto quotidiano con i dirigenti e con il personale medico? Certo, questi ultimi avevano troppa paura per parlarne, ma non era dovere del Ministero intervenire a tutela dei malati? Purtroppo bisognerebbe essere molto ingenui per credere che le lingue si scioglieranno – o che i media francesi commenteranno, o almeno riporteranno, i commenti del portavoce della Casa Bianca. Non inizieremo mica a credere a quello che dicono gli israeliani!