Dal 7 ottobre, la situazione a Gaza ha attirato l’attenzione dei media più di qualsiasi altro conflitto sul pianeta. Si può dire con certezza che mai prima d’ora tutto quel che sta accadendo è stato sottoposto a un esame critico così intenso. Va detto che con le moderne tecniche e i social network le informazioni grezze – quindi non elaborate e non verificate – sono disponibili praticamente in tempo reale su internet. È quando si tratta di decriptarle che inizia il problema. Infatti, tutto ciò che riguarda lo Stato ebraico e la “questione palestinese” infiamma gli animi.
Le posizioni ufficiali si susseguono, le manifestazioni non si affievoliscono e ogni giorno porta la sua dose di commenti. Ed è qui che ci rendiamo conto che le tecniche moderne più sofisticate, le prove più schiaccianti, a volte le ammissioni, si scontrano il più delle volte con un'incredibile cecità, che deriva dai pregiudizi. Il movimento terroristico Hamas, le cui atrocità sono alla radice dell’attuale conflitto, atrocità che i suoi “militanti hanno trasmesso con una gioia feroce”, è stato colto in flagranza di menzogna, ancora e ancora. Eppure alcuni lo ritengono più credibile del portavoce dell'esercito israeliano che ha in mano le prove, delle prove messe a disposizione – non solo delle principali cancellerie – ma anche della stampa estera. Possiamo solo immaginare l'imbarazzo della persona media, che ricorre ai giornali per cercare di capire cosa è appena successo all'ospedale al-Shifa nella Striscia di Gaza.
Le Figaro fornisce la versione dell'esercito israeliano: “Le truppe dello Stato ebraico hanno affermato questo lunedì di aver effettuato una “operazione ad alta precisione” all’interno dell’area dell’ospedale al-Shifa. Il video condiviso dall'IDF mostra violenti combattimenti all'ingresso e all'interno del complesso. Faiq Mabhouh, un alto funzionario della sicurezza di Hamas, è stato ucciso, insieme ad altri 20 “uomini armati.”
Fedele alla posizione adottata fin dall'inizio, Le Monde mette in dubbio le prove presentate da Israele: “L’esercito ha diffuso lunedì un video in cui mostra quelle che dice siano armi e denaro utilizzati da Hamas o dalla Jihad islamica e sequestrati nell’ospedale.” E il quotidiano continua: “164° giorno della guerra Israele-Hamas : la Striscia di Gaza è ormai un 'cimitero a cielo aperto', denuncia il capo della diplomazia europea. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato di essere “terribilmente preoccupata” per i combattimenti vicino all'ospedale al-Shifa. Hamas ha denunciato un 'crimine di guerra', sostenendo che migliaia di persone si erano rifugiate nell'ospedale...”
Infine, la versione palestinese presentata da France Info: “Confermiamo che i resoconti di Israele sono falsi,” hanno dichiarato in un comunicato congiunto i movimenti palestinesi attivi nella Striscia di Gaza. “Gli ospedali sono edifici civili dedicati alla sanità, che non hanno fatto nulla che contravvenga ai loro compiti, come definiti dal diritto umanitario internazionale.”