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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Foglio Rassegna Stampa
13.03.2024 8 marzo: donne ebree aggredite
Commento di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 13 marzo 2024
Pagina: 1
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «8 marzo, che orrore»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 13/03/2024, a pag. 1, il commento di Giulio Meotti dal titolo: "8 marzo, che orrore".

Informazione Corretta
Giulio Meotti
8 marzo: a Napoli la 'marea transfemminista' contro la violenza - Notizie -  Ansa.it
L'8 marzo non prevede più che le donne israeliane possano manifestare per i loro diritti 

Roma. “Le donne iraniane sono state eclissate dai filopalestinesi” scrive Qanta Ahmed sul Telegraph, contro l’8 marzo antisraeliano. “Dov’è l’occidente woke quando le donne iraniane hanno bisogno del suo sostegno?”. Era nella Marienplatz di Monaco, agghindata di bandiere palestinesi, mentre le bandiere israeliane erano bandite. Insulti e spintoni contro le donne ebree che osavano ricordare le vittime israeliane del 7 ottobre, compresa la presidente della comunità ebraica di Monaco, Charlotte Knobloch, sopravvissuta alla Shoah. Stesse scene a Parigi. Insulti, aggressioni, minacce e lanci di proiettili di gomma: alla fine i collettivi filoisraeliani sono stati esfiltrati dalla polizia. Racconta Mélanie Pauli-Geysse di No Silence: “Abbiamo potuto camminare solo pochi minuti prima di essere portate via”. Sull’Express, Sarah Barukh racconta: “Con noi c’erano iraniane, afghane, pachistane, yazide, tutte assieme contro l’apartheid sessuale islamista”. E Patrick Desbois, il sacerdote cattolico che dopo le fosse comuni naziste si è dato alla ricerca di quelle yazide in Iraq. Intanto, lo scrittore algerino Kamel Daoud sul Point scrive che nessun media o femminista si sta filando le testimonianze della famiglia di Abu Bakr al Baghdadi, il califfo di Daesh. La figlia, le mogli, le schiave sessuali sono intervistate sulla tv saudita. “Nessun rilancio su giornali o piattaforme, nessuna eco” scrive Daoud. “Il neofemminismo occidentale, sgretolato nei particolarismi, è indifferente di fronte a questa scena ‘musulmana’ dove sfila la condizione di milioni di donne”. Corinne Rey, in arte “Coco”, costretta dai fratelli Kouachi ad aprire la sede di Charlie Hebdo dove stermineranno i suoi colleghi, su Libération ha pubblicato un disegno per l’inizio del Ramadan. Ha ricevuto foto dei Kouachi armati di kalashnikov. Nel disegno incriminato di Coco si vede un palestinese che corre dietro ai topi e viene fermato da un uomo vestito in gellaba: “Non prima del tramonto!”. Quest’islamofoba!

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