L’Unrwa incassa 50 milioni dalla UE Cronaca di Daniele Dell'Orco
Testata: Libero Data: 02 marzo 2024 Pagina: 1 Autore: Daniele Dell'Orco Titolo: «Fra i suoi dipendenti ha i terroristi di Hamas, ma l'Unrwa incassa 50 milioni dall'UE»
Riprendiamo da LIBERO del 02/03/2024, a pag. 1/8, con il titolo "Fra i suoi dipendenti ha i terroristi di Hamas, ma l'Unrwa incassa 50 milioni dall'UE" la cronaca di Daniele Dell'Orco.
Daniele Dell'Orco
La Commissione europea trasferirà 50 milioni di euro all’Unrwa, l’organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, e aumenterà il supporto di emergenza ai cittadini palestinesi di 68 milioni entro il 2024. Bruxelles di fatto decide di superare le perplessità e le valutazioni, avviate il 29 gennaio, circa i finanziamenti destinati all’Unrwa a seguito delle accuse mosse da Israele a diversi membri del personale dell’agenzia in relazione agli attacchi avvenuti il 7 ottobre.
Dopo un confronto con la Commissione, l’Unrwa si è detta disponibile a garantire una revisione del proprio personale per verificare che non ci siano stati ruoli attivi nei massacri perpetrati da Hamas e Jihad Islamica nel sud di Israele, e che non avvenga in futuro. Ha inoltre acconsentito all’avvio di un’audit condotto da esperti esterni nominati dall’Ue, che esaminerà i sistemi di controllo per prevenire il possibile coinvolgimento del personale e delle risorse in attività terroristiche. Di conseguenza, l’Ue erogherà una prima tranche da 50 milioni degli 82 milioni previsti per l’anno in corso, mentre i restanti 68 saranno finanziati attraverso partner internazionali come la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa.
SOLIDARIETÀ
Il finanziamento totale ammonterà quindi a 150 milioni complessivi. La Commissione ha inoltre stanziato 125 milioni in aiuti umanitari a favore dei palestinesi per quest’anno, annunciando subito l’assegnazione dei primi 16 milioni.
«Siamo solidali con il popolo palestinese a Gaza e in altre parti della regione. I cittadini palestinesi innocenti non dovrebbero subire le conseguenze dei crimini commessi dal gruppo terroristico Hamas - ha dichiarato la presidente della Commissione Ursula von der Leyen -. Si trovano in condizioni terribili che mettono a rischio le loro vite a causa della mancanza di accesso a cibo sufficiente e altri bisogni primari».
Da anni l’Unrwa e Israele sono protagoniste di un braccio di ferro con le rimostranze di Tel Aviv circa la definizione “soft” dello status di rifugiato arrivato a ricomprerendere 5,6 milioni di palestinesi (sparsi tra Gaza, Cisgiordania, Siria, Giordania e Libano), l’erogazione di servizi che permetterebbe ad Hamas di concentrarsi sul terrorismo anziché sulle esigenze dei civili, l’influsso negativo che il personale assunto dall’Agenzia subisce da parte dei miliziani.
Per Israele alcuni operatori dell’Unrwa avrebbero persino aiutato Hamas nella preparazione dell’attacco del 7 ottobre. In risposta a queste accuse, diversi Paesi avevano annunciato la sospensione del finanziamento all’agenzia. Si tratta di Austria, Estonia, Finlandia, Germania, Italia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Romania, Svezia, Usa, Islanda, Regno Unito, Giappone e Australia.
Questi, insieme, contribuiscono ad oltre la metà del budget totale dell’Unrwa che conta circa 1.6 miliardi. Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres a fine gennaio li aveva invitati a ripristinare gli aiuti, sostenendo che, dei 13 dipendenti sospettati, nove fossero stati immediatamente licenziati, almeno uno fosse stato accertato morto e l’identità di altri due fosse «in fase di chiarimento».
Oltre all’indagine avviata in seguito alle richieste di Israele, l’Onu ha aperto un’inchiesta più ampia e ha creato un gruppo di indagine indipendente guidata dall’ex ministro degli Esteri francese, Catherine Colon.
COVO DI TERRORISTI
Inequivocabili, invece, i post di giubilo postati su Telegram da alcuni insegnanti dell’Unrwa, che il 7 ottobre elogiavano, incitavano e applaudivano le azioni dei terroristi di Hamas. Circa 249mila di questi messaggi sono stati recuperati e analizzati da un’organizzazione non governativa con sede a Ginevra, l’UnWatch, a riprova del fatto che, tra i 16mila dipendenti dell’Agenzia, i simpatizzanti degli integralisti non fossero poi così pochi. Lo stesso esercito israeliano nel corso dell’offensiva su Gaza ritiene che siano stati oltre 170 gli attacchi condotti contro strutture Unrwa considerate depositi di armi e, in alcuni casi, piattaforme di lancio di missili di Hamas. Critica nei confronti della scelta dell’Ue Anna Cinzia Bonfrisco, europarlamentare della Lega: «La Commissione mostra tutte le sue ambiguità e la dipendenza dalle ideologie della sinistra europea. Sospenda i finanziamenti all’Unrwa, che finge di non sapere che sotto la sua sede a Gaza c’era un comando militare di Hamas, finché non verranno accertate le responsabilità dei suoi dipendenti e, prima di tutto, saranno rilasciati gli ostaggi israeliani».
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante