Israele verso il ritiro dall’Eurovision: nessun paese UE lo difende Italia compresa. Cronaca di Mauro Zanon
Testata: Libero Data: 26 febbraio 2024 Pagina: 11 Autore: Mauro Zanon Titolo: «Israele verso il ritiro dall’Eurovision»
Riprendiamo LIBERO di oggi, 26/02/2024, pag.11, con il titolo "Israele verso il ritiro dall’Eurovision". La cronaca di Mauro Zanon
Mauro Zanon
Nel caso in cui l’Uer (Unione europea di radiodiffusione) decidesse di bocciare October Rain, la canzone della concorrente israeliana Eden Golan che parla dei fatti del 7 ottobre, Israele potrebbe ritirarsi dal prossimo Eurovision Song Contest che si terrà a Malmö, in Svezia, dal 7 all’11 maggio.
La canzone di Golan è «commovente», ha scritto sui social il ministro della Cultura israeliano, Miki Zohar, ed «esprime i sentimenti del popolo e del Paese in questi giorni, non è politica». Per questo, secondo Zohar, sarebbe «scandalosa» la prospettiva di un’esclusione di October Rain, e costringerebbe Gerusalemme a un gesto eclatante: il ritiro della propria concorrente.
L’Uer ha dichiarato di essere «attualmente in fase di esame del testo» e di non aver ancora preso una decisione definitiva. «Se una canzone è ritenuta inaccettabile per qualsiasi motivo, le emittenti hanno la possibilità di presentare una nuova canzone o un nuovo testo, come previsto dalle regole del concorso», ha aggiunto. Ma Gerusalemme, appunto, non ha alcuna intenzione di mandare un altro brano: è una questione di rispetto nei confronti delle vittime della strage di Hamas del 7 ottobre.
L’Israeli Public Broadcasting Corporation, ossia l’emittente radiotelevisiva pubblica israeliana, ha dichiarato giovedì di essere in dialogo con l’Uer in merito al dossier October Rain, ma ha già le idee chiare. «Da parte della Israeli Public Broadcasting Corporation, non c’è alcuna intenzione di sostituire la canzone. Se non verrà approvata dall’Unione europea di radiodiffusione, Israele non potrà partecipare alla competizione», fanno sapere da Gerusalemme. Ecco alcune parole di October Rain, canzone che gli organizzatori considerano «troppo politica». «Qualcuno ha rubato la luna stanotte / Ha preso la mia luce / Tutto è in bianco e nero / Chi è lo sciocco che ti ha detto / Che i ragazzi non piangono . Ballando nella tempesta / Non abbiamo nulla da nascondere / Portami a casa / E lascia il mondo alle spalle / Ti prometto che non accadrà mai più / Sono ancora bagnato da questa pioggia d’ottobre / Pioggia d’ottobre».
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