I parenti degli ostaggi denunciano Hamas Commento di Carlo Nicolato
Testata: Libero Data: 15 febbraio 2024 Pagina: 4 Autore: Carlo Nicolato Titolo: «I parenti degli ostaggi denunciano Hamas»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 15/02/2024, pag.4, con il titolo "I parenti degli ostaggi denunciano Hamas", il commento di Carlo Nicolato.
Carlo Nicolato
Se la Corte dell’Aja ha accolto la denuncia del Sudafrica che accusa Israele di genocidio per quanto sta facendo a Gaza, a maggior ragione dovrà ascoltare le proteste dei parenti degli ostaggi e delle vittime del 7 ottobre che a loro volta hanno denunciato i leader di Hamas per crimini di guerra.
Le prove nemmeno c’è bisogno di cercarle, sono già tutte documentate dai video che gli stessi terroristi hanno girato il giorno del feroce assalto, nonché dalle telecamere di sorveglianza dei vari kibbutz, e dal fatto stesso che Hamas ancora trattenga con la forza decine di ostaggi, cosa che già di per sé, secondo la Convenzione di Ginevra, è un crimine di guerra.
La denuncia è stata presentata ieri alla Corte penale internazionale da una delegazione di un centinaio di familiari raccolti attorno al gruppo Hostages and Missing Families Forum, partiti alla volta dell’Aja con cartelloni e fotografie dei loro congiunti rapiti e accompagnati da un nutrito gruppo di avvocati e di giuristi del Centro Raoul Wallenberg per i diritti umani.
La denuncia, che include accuse quali omicidio, rapimento, violenza sessuale, torture e altro, è suffragata da un migliaio di pagine di testimonianze oculari e da prove varie, come appunto video e referti necroscopici. Nella delegazione partita per i Paesi Bassi sono presenti anche alcuni testimoni scampati all’attacco, come ad esempio Ziv Abud, che partecipava al festival Supernova e si è salvata nascondendosi in un bunker antiaereo, ma che ha dovuto assistere al rapimento del suo compagno Eliya Cohen e all’uccisione dei suoi amici.
Il procuratore capo del dell’Aja Karim Kahn ha già detto di aver aperto un'indagine sui crimini di guerra di Hamas, ma è singolare la velocità con cui la Corte si è espressa nei confronti di Israele e la lentezza con cui invece sta indagando sui terribili fatti del 7 ottobre. I legali dei familiari sperano che il tribunale arrivi presto a emettere mandati di cattura nei confronti dei leader di Hamas, rendendo sempre più complicata la fuga degli stessi in uno Stato terzo.
Da notare che mentre Israele non ha ratificato lo Statuto di Roma che istituisce la Corte penale internazionale, e pertanto si considera non soggetto alla sua giurisdizione, la Palestina in quanto autorità statale ha ratificato il trattato istitutivo della stessa nel gennaio 2015, e dal primo aprile di quell’anno ne fa ufficialmente parte. Nel 2021 poi, al fine di indagare Israele, il massimo Tribunale dell’Onu stabilì che la sua giurisdizione penale si deve intendere fino ai territori palestinesi di Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est compresi. Parlando all'aeroporto Ben Gurion prima del decollo, Ofri Bibas, la sorella di Yarden Bibas, rapito dal Kibbutz Nir Oz insieme a sua moglie e due bambini piccoli, ha detto che Hamas è il successore dei nazisti e che il gruppo terroristico deve essere portato in tribunale per rendere conto dei suoi crimini. «I mostri umani che hanno fatto del male a noi e ai membri della nostra famiglia sono i successori di Hitler, Eichmann e Goebbels, persone che sono già state chiamate a rispondere», ha affermato Bibas, «è giunto il momento di farlo di nuovo. Questa non è solo la nostra storia. Se non fermiamo tutto questo, domani sarà la storia del mondo intero».
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