sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
14.02.2024 L’Italia con Guterres: incredibile!
Hamas ringrazia per il favore

Testata: Il Foglio
Data: 14 febbraio 2024
Pagina: 3
Autore: Editoriale
Titolo: «L’Italia sceglie la linea Guterres. E sbaglia»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 14/02/2024, a pag. 3, l'editoriale dal titolo "L’Italia sceglie la linea Guterres. E sbaglia".


ONU e Hamas sono già organizzazioni sorelle. Mancavano solo Schlein e Meloni....

Giorgia Meloni ed Elly Schlein si sono parlate due volte ieri in mattinata e la Camera ha poi approvato il primo punto del documento presentato dal Pd (su cui la maggioranza si è astenuta) che impegna il governo “a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l’incolumità della popolazione civile, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all’interno della Striscia”. Intanto Antonio Tajani diceva che “Israele sbaglia perché sta provocando troppe vittime civili”. Tira un’aria di resa nel fronte occidentale pro Israele. Tira un’aria da linea Onu. Si parla di cessate il fuoco, della necessità di fornire aiuti umanitari a Gaza, di evitare vittime civili, di riconsiderare la soluzione a due stati del lungo conflitto israelo-palestinese. Ma si parla in modo distratto degli ostaggi israeliani (la mozione lo fa, per fortuna) e di non tornare al 6 ottobre con Hamas che in caso di cessate il fuoco alle sue condizioni (e dell’Onu) sopravvivrebbe, seppur indebolito, al potere nella Striscia. Benjamin Netanyahu continua a ripetere a quel fronte occidentale stanco e un po’ svanito che cedere alle condizioni di Hamas, il cessate il fuoco con la sopravvivenza degli islamisti, senza la pressione militare, costituirebbe un danno colossale per la futura sicurezza di Israele e dei suoi abitanti, che nei nostri parlamenti dimenticano essere le vittime del 7 ottobre che conducono una guerra tragica, difficile e asimmetrica, ma giusta. Israele otterrà una vittoria militare su Hamas, distruggendola o debellandola al punto da non dover scatenare un’altra guerra in futuro, ma sembra aver già perso la battaglia per far riconoscere la legittimità e la giustizia della sua campagna contro un’organizzazione che si autoproclama genocida, ripetendo a tutti che farà un altro 7 ottobre, ancora e ancora. La richiesta di un cessate il fuoco senza precondizioni sembra essere tutto ciò che la comunità internazionale, ora anche la parte amica di Israele, ha da offrire. E, vista dal piccolo stato ebraico che da quattro mesi combatte su sette fronti, non è granché.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT