Disinformazione su Le Figaro Commento di Michelle Mazel
Testata: Informazione Corretta Data: 27 dicembre 2023 Pagina: 1 Autore: Michelle Mazel Titolo: «I cristiani di Betlemme, loro malgrado, sono solidali con i terroristi di Hamas»
I cristiani di Betlemme, loro malgrado, sono solidali con i terroristi di Hamas Analisi di Michelle Mazel
Natale 2022 a Betlemme. Quest'anno cancellato da Abu Mazen
Quest'anno la cittadina di Betlemme non ha indossato il suo abito delle festività. Sulla piazza non campeggia alcun gigantesco albero di Natale illuminato da brillanti addobbi, nessuna ghirlanda policroma, nessun canto gioioso echeggia dappertutto. E nei negozi non entra nessun turista. Così ha dichiarato l'Autorità Palestinese. Non sarebbe opportuno che i cristiani celebrassero la Natività mentre i musulmani a Gaza sono sotto le bombe. E poco importa se gli introiti di Natale rappresentano l'80% del reddito annuo della città. La cosa più importante per i leader di Ramallah è che venga puntato il dito contro gli israeliani. Ma l’attuale conflitto tra Israele e Gaza non è stato forse provocato da un attacco di una violenza inaudita perpetrato, il 7 ottobre, dai terroristi di Gaza contro dei civili israeliani, un attacco accompagnato da atti di atrocità che costituiscono crimini contro l’umanità? Ebbene, l’Autorità Palestinese apparentemente non ne è a conoscenza. I suoi leader non hanno visionato i documenti filmati dai terroristi in tempo reale, disponibili su Internet e non credono alla versione israeliana. L'ambasciatrice della Palestina in Francia, la Signora Hala Abou Hassira, invitata in diretta e in studio il 9 dicembre sul canale pubblico France Info, si permette di dirlo: “ Non ho ascoltato alcuna testimonianza e non ho visto alcuna immagine di stupri commessi da Hamas. Ma dal 7 ottobre ad oggi Israele non ha smesso di mentire e di manipolare l’opinione internazionale.” Ci ricordiamo anche che Mahmoud Abbas aveva dichiarato che i 265 israeliani massacrati durante una festa all'aperto erano stati colpiti da un elicottero dell'IDF. Ma non importa. I media francesi non si preoccupano di questi dettagli. Così un reportage di Le Figaro del 23 dicembre: “Natale non è mai stato così lontano, in un mese di dicembre. Come celebrare il Bambino nato nella mangiatoia per portare l'amore sulla terra, quando tutt'intorno si scatena una nuda vendetta? » Nuda vendetta? Quindi neanche a Le Figaro sono al corrente? Non si sa che delle donne e dei bambini sono ancora tenuti in ostaggio a Gaza? E mentre si condanna Israele, chi metterà in evidenza che le conseguenze di questa forzata solidarietà della popolazione cristiana di Betlemme con i terroristi di Hamas non faranno altro che accentuare un declino iniziato con il passaggio della cittadina della Giudea sotto il controllo dell'Autorità Palestinese nel 1995 con gli Accordi di Oslo? Un tempo maggioranza, oggi rappresenta appena il 15%. In Francia ci si preoccupa molto anche per i cristiani nella Striscia di Gaza. Oggi, però, ne sono rimasti solo un migliaio, che sopravvivono come possono in mezzo a due milioni di musulmani governati dal movimento terroristico Hamas, un ramo dei Fratelli Musulmani, che aspira, come il movimento gemello Daesh – lo Stato Islamico – a imporre al mondo un califfato universale. Entrambi competono in atrocità; Daesh, dal canto suo, ha decimato le antiche comunità cristiane d’Oriente. Tutto questo è ben noto. Ma allora perché non lo si dice apertamente?