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Libero Rassegna Stampa
12.11.2023 Dal Londonistan a Milano
Cronaca di Lorenzo Mottola

Testata: Libero
Data: 12 novembre 2023
Pagina: 7
Autore: Lorenzo Mottola
Titolo: «Dal Londonistan a Milano»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 12/11/2023, a pag.7, con il titolo 'Dal Londonistan a Milano' la cronaca di Lorenzo Mottola.

300,000 march against Israel in London on Armistice Day, demand Gaza  ceasefire | The Times of Israel

In Europa oggi si va in piazza così, all’ultima moda dei tunnel di Gaza, a volto coperto e fascetta sulla fronte con i versetti del Corano: “Non c’è altro dio all'infuori di Allah, e Maometto è il suo profeta”. Un chiaro omaggio agli “eroi” di Hamas nel pieno centro di Londra, dove ieri si è tenuto un impressionante corteo di solidarietà nei confronti del popolo palestinese. «La seconda più grande manifestazione della storia britannica», ha detto uno degli organizzatori. Perle vie della capitale inglese, dove il 12% della popolazione è di fede islamica (sindaco incluso), hanno sfilato centinaia di migliaia di persone, forse addirittura un milione. 

39872804-Hamas NINTCHDBPICT000851006350 NINTCHDBPICT000851006350 cartoons -  The Times | Newsprints

Molte più di quante siano mai andate in piazza per la Brexit. E i due signori nella foto in prima pagina – attualmente ricercati da Scotland Yard dopo che la loro immagine ha fatto il giro del web - non erano affatto gli unici a marciare incappucciati per imitare i terroristi della Striscia. Il ministro degli Interni Suella Braverman qualche giorno fa aveva accusato la polizia di essere troppo dura con l’estrema destra mentre a quelle che lei chiama «le orde pro Palestina» verrebbe permesso di nascondere «frange violente». I seguiti sembrano darle ragione, così come fondato è apparso il suo tentativo di vietare il corteo, contraddistinto da scontri con hooligans che hanno cercato di entrare in contatto con la fiumana di immigrati mediorientali di prima e seconda generazione. Un quadro desolante che denuncia un fatto: l’accoglienza non è mai stato il vero problema dell’immigrazione, il problema è l’integrazione. Integrazione che ad oggi sembra una pia illusione. E non solo nel Regno Unito. Londra ovviamente è solo una delle città dove nelle scorse ore si sono tenute manifestazioni pro-Palestina, ormai diventate un’abitudine del sabato. Anche a Milano tra i soliti attivisti dei centri sociali e gli immigrati - le “risorse” di boldriniana memoria- sono comparse persone a volto coperto, fatto decisamente poco rassicurante dopo la comparsa di cartelli pro-Hamas delle scorse settimane. A Los Angeles i filo-Gaza hanno letteralmente preso d’assalto la sala dove l’attrice isreaeliana Gal Gadot ha organizzato una serata per il rilascio degli ostaggi in mano ai miliziani della Striscia. A New York le bandiere americane sono state strappate dai lampioni (Ieri era la festa dei Veterani negli Stati Uniti) e sostituite con bandiere palestinesi. Un gesto dall’alto valore simbolico, perché lo scontro non riguarda solo la liberazione della Palestina dal “fiume al mare”, ovvero l’eliminazione di Israele. Sotto tiro c’è l’intero occidente.

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