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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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AGI Rassegna Stampa
19.10.2023 Dopo il 7 ottobre non c'è alternativa alla distruzione di Hamas
Le parole dell'Ambasciatore Alon Bar

Testata:AGI
Autore: AGI
Titolo: «Amb. Israele, dopo 7/10 no alternativa a distruzione Hamas»
Riprendiamo da AGI la breve "Amb. Israele, dopo 7/10 no alternativa a distruzione Hamas".

L'intervista all'ambasciatore Alon Bar
Alon Bar

(AGI) - Roma, 18 ott. - "Non c'e' alternativa alla rimozione di Hamas a Gaza. Quello che e' successo il 7 ottobre e' storicamente un punto di svolta: solo gli ebrei della diaspora hanno provato lo stesso e Israele e' stato creato apposta per evitare che succedesse di nuovo". A dichiararlo e' l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, in un briefing con la stampa. "Sara' una lunga operazione e sara' finita quando Hamas non controllera' piu' la Striscia e non minaccera' piu' Israele. Non abbiamo scelta, non possiamo tornare a parlare di cessate il fuoco, per poi ritrovarci tra uno o due anni nella stessa situazione". "Noi non vogliamo controllare Gaza per sempre, non vogliamo rioccuparla ne' costruire nuovi insediamenti. Ne siamo usciti quasi vent'anni fa e abbiamo tentato diverse strategie per non doverci rientrare, ma dopo il 7 ottobre non e' piu' possibile". Il destino di Gaza dopo il conflitto, tuttavia, "non e' necessariamente una nostra decisione solamente ma anche della comunita' internazionale con la quale siamo dialogando", ha aggiunto l'ambasciatore, sostenendo che anche "Egitto e Giordania hanno interesse a eliminare la capacita' terroristica di Hamas ma poi non sono disposti a farlo".



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