Biden ha chiuso le polemiche, l'ospedale di Gaza se lo sono bombardato da soli
Diario di guerra di Deborah Fait
Martedì sera i palestinesi si sono bombardati a Gaza l’ospedale anglicano, facendo 200 morti e 300 feriti. Naturalmente hanno subito rilasciato agenzie in cui dicevano che l’attacco
era stato fatto da Israele ed è iniziato il linciaggio dei media. Ad Amman è stata assalita l’ambasciata di Israele, tutto il mondo arabo è insorto con una violenza che solo loro sanno fare. È stato indetto il “Giorno della Rabbia” e mentre scrivo, a Beirut, in Libano, ci sono gravi disordini davanti all’ambasciata americana. Appurato che non è stato Israele a bombardare l’ospedale di Gaza, le parole del presidente Biden, in visita nel paese, hanno confermato e sigillato la verità. È stato bombardato da un razzo palestinese sparato da un cimitero nelle vicinanze.
Appena i media italiani hanno avuto la notizia è iniziata la solita demonizzazione di Israele, non tutti ovviamente ma tanti, e ancora, oggi, il giorno dopo, vi sono alcuni conduttori che dubitano con i loro se…i loro ma…i loro però…i loro sorrisini ironici.
Dopo il massacro del 7 ottobre, dopo 6000 missili in un giorno, dopo che da allora, quotidianamente, ne riceviamo altre decine al minuto e dobbiamo correre nei rifugi, dopo tutto questo, è difficile dover sopportare lo schifo di alcuni media italiani. Parlo soprattutto delle televisioni i cui programmi sembrano fatti apposta per far venire brutti attacchi di fegato a chi guarda e sa cosa sta accadendo in Israele da 11 giorni. Se dovessi dare i voti, partendo da sotto zero, metterei al primo posto dello schifo La7 che il più delle volte è inguardabile. La trasmissione di Giovanni Floris, DiMartedì, su La7 il martedì sera è a livelli infimi, da quando al governo c’è Giorgia Meloni insulti e derisioni della premier non si contano. Hanno cambiato obiettivo con l’inizio della guerra in Israele e l’ospite fisso di Floris, Alessandro Di Battista, grande odiatore di ebrei, riesce a raggiungere i livelli più spregevoli. Dopo La7 metterei nell’elenco dello schifo la trasmissione “È sempre Cartabianca” di Bianca Berlinguer su Rete 4. Martedì sera aveva ospite Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, che sbraitava “L’Italia deve riconoscere la Palestina” e per tutta la sera è stato incolpato Israele per il bombardamento. Ma oggi, mercoledì 18 ottobre, su Rete 4, Andrea Giambruno, conduttore di Diario del Giorno, ha raggiunto il massimo del giornalismo da strapazzo invitando in trasmissione il presidente della comunità islamica italiana, Saif Eddine, il quale seguendo il principio del Corano sulla sacralità dell’inganno e della menzogna, non solo ha assicurato che è stato Israele a bombardare l’ospedale perché “ i migliori analisti militari del mondo lo hanno detto”, ha anche osato negare le migliaia di missili, i 260 ragazzi e ragazze ammazzati al rave, i massacri orrendi nei kibbuzim e villaggi del sud di Israele.
Brilla come un diamante, nella rosa dei giornalisti televisivi, Nicola Porro che sa zittire qualsiasi voce contro Israele si alzi nei suoi programmi.
Non credo che in Italia possiate immaginare come ci sentiamo. Centinaia di missili piovono sulle nostre città ogni giorno, soprattutto la sera, allora lasci tutto quello che stai facendo, afferri il telefonino per poter contattare la famiglia, amici e parenti -dove sei, siete tutti salvi? I bambini hanno paura?- e corri in rifugio. Là, seduti, a guardarsi l’un l’altro, aspettiamo e dopo alcuni secondi incominciano i botti, la maggior parte sono dell’Iron Dome che intercetta i razzi palestinesi ma il rumore non è meno impressionante. Poi risali verso casa, ascolti le notizie e ti viene mal di stomaco nel vedere qualche casa distrutta, qualche macchina bruciata, i feriti. I nostri morti sono 1400, i feriti aumentano ogni giorno, gli ostaggi sono dai 200 ai 250.
Tutta questa mostruosità diventa dolore fisico che si trasforma in nausea quando giro sulla Tv italiana e sento gli opinionisti, tutti sedicenti esperti di guerra e terrorismo, sparare una cazzata dietro l’altra e, dimenticandosi di chi ha iniziato questa guerra e dei crimini commessi dagli islamonazisti contro la popolazione civile israeliana, contro i bambini, contro i nonni, incominciano le loro litanie sui morti palestinesi. Allora per inciso, diciamo che il 35% dei missili che Hamas spara contro Israele, ricade nella striscia facendo morti che poi vengono messi sul conto di Israele.
L’ospedale dunque è esploso anche perché i suoi scantinati erano pieni di armi e esplosivi e il razzo della Jihad islamica palestinese ha fatto tanto danno soprattutto per questo motivo. È saltata per aria un’intera Santabarbara.
Al nord siamo bombardati da Hezbollah. Le sirene suonano da nord a sud, lo stomaco si chiude, penso alle mie nipotine che non capiscono cosa sta succedendo, che si spaventano e chiedono “ma perché c’è la guerra?”. Durante il giorno vanno col loro papà a portare pacchi al centro di raccolta, vedono la forza del nostro popolo, imparano ad aprirsi, a non vivere solo per loro e i loro sacrosanti giochi ma anche per tutto ciò che ci circonda, ad amare i ragazzi che ci difendono che sono loro fratelli e sorelle.
E così, giorno per giorno, andiamo avanti, aspettiamo le sirene serali che annunciano l’arrivo dei missili, abbiano un minuto, siamo sempre pronti, tutto a portata di mano, telefono, chiavi di casa e via, giù per le scale verso il rifugio.