sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
11.10.2023 Crimini contro l'umanità e responsabilità dell'Iran
Analisi di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 11 ottobre 2023
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «Crimini contro l'umanità e responsabilità dell'Iran»
Crimini contro l'umanità e responsabilità dell'Iran
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


Daily Cartoon: Tuesday, October 10, 2023 | Your Wyoming News Source

Inutile attendere le conclusioni di una commissione d’inchiesta per stabilire che si tratta effettivamente di crimini contro l’umanità che i “militanti” di Hamas hanno commesso e che continuano a commettere, in territorio israeliano e nella stessa Gaza: questa volta i crimini sono commessi sotto gli occhi di tutti. Lungi dal nascondersi, gli assassini mettono online i loro crimini e li presentano come degli exploit. I leader di Hamas che seguono i loro militanti dai loro schermi; li abbiamo visti prostrarsi e glorificare Allah dopo una dimostrazione di selvaggia crudeltà. Come quella strage di giovani ad un rave party: almeno 250 vittime inermi mitragliate all'alba dopo che erano venute a ballare al chiaro di luna, i loro corpi sono stati ritrovati senza vita; decine di altri sono stati rapiti e portati con forza bruta a Gaza per servire da ostaggi e scudi umani. Scene di massacri nei Kibbutzim, intere famiglie giustiziate nelle loro case; civili intenti a svolgere le loro attività uccisi in mezzo alla strada e lasciati là dove erano caduti. Donne, bambini, persone con disabilità e anziani non vengono risparmiati. Diluvio di missili che si abbattono su case ed edifici pubblici. Immagini toccanti di bimbi terrorizzati trascinati dai loro rapitori verso l'ignoto; altri ostaggi, alcuni feriti, che sfilano per le strade di Gaza tra gli scherni della folla. Il mondo intero è testimone di queste atrocità; il mondo civilizzato è indignato e condanna ancora e ancora.

È sufficiente? Può la coscienza universale accontentarsi di questi bei discorsi? Perché, in definitiva, è ovvio che Hamas non si è imbarcato in questa avventura da solo. Tutti sanno che questa “enclave”, apparentemente isolata dal mondo e senza risorse, è in realtà rifornita di armi e munizioni dall’Iran. Più precisamente, è l'organizzazione terroristica di Hamas a beneficiare di questa generosità. Hamas, i cui obiettivi enunciati nel suo statuto sono la distruzione di Israele e l’instaurazione di un califfato islamico governato dalla legge della Sharia. Distruggere Israele, scusate, “l’entità sionista”, è anche l’obiettivo degli Ayatollah. Anche se lo negano, cominciamo a capire che l'attacco di sabato era stato pianificato molto tempo fa; che ci sono stati incontri con dei funzionari, con dei consiglieri.                                  

Un articolo del Wall Street Journal di domenica riferiva che dei membri di spicco di Hamas e del gruppo militante sciita Hezbollah, con sede in Libano. Il rapporto afferma che nel mese di agosto degli ufficiali del Corpo delle guardie della  rivoluzione islamica iraniana, avevano avuto dei colloqui con entrambi i gruppi nella capitale libanese, Beirut. Dice che i funzionari della sicurezza iraniani hanno dato il via libera all'assalto in una riunione del lunedì precedente. Il rapporto afferma che il Ministro degli Esteri iraniano Hossein, Amir-Abdollahian, ha partecipato ad almeno due incontri. Come nel racconto biblico, “la mano è quella di Esaù ma la voce è quella di Giacobbe.”       
                                                                                                                                                            La complicità in crimini contro l’umanità è severamente punita dalla legge. La coscienza universale si risveglierà?  L’America, che continua a sforzarsi per raggiungere un accordo con l’Iran, darà finalmente un taglio a tutto ciò)? C'è da temere che si accontenterà di aiutare massicciamente Israele per mettersi la coscienza a posto.

Immagine correlata
Michelle Mazel

takinut3@gmail.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT