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Informazione Corretta Rassegna Stampa
24.07.2023 Motivi e spiegazioni per quelli che non sanno
Analisi di Michelle Mazel

Testata: Informazione Corretta
Data: 24 luglio 2023
Pagina: 1
Autore: Michelle Mazel
Titolo: «Motivi e spiegazioni per quelli che non sanno»
Motivi e spiegazioni per quelli che non sanno
Analisi di Michelle Mazel 

(traduzione di Yehudit Weisz)

https://israelmagazine.co.il/raison-et-raisonnable-pour-les-nuls-michele-mazel/

Gli avvenimenti che si stanno svolgendo in Israele sono seguiti con entusiasmo dai suoi nemici, con preoccupazione dai suoi amici e con sconcerto dal resto degli osservatori. Come può un disegno di legge, sostenuto con determinazione da un governo che ha la maggioranza assoluta in un parlamento eletto solo pochi mesi fa, infiammare a tal punto il Paese? Per gli uni, è un attacco insopportabile alla democrazia e per gli altri si tratta di ripristinare la democrazia ponendo fine all'attivismo di una Corte Suprema che usurpa le prerogative dell'esecutivo.

Sappiamo che 75 anni dopo la sua creazione, lo Stato ebraico non ha ancora una sua costituzione, fatta eccezione per un certo numero di leggi fondamentali. La Corte Suprema, composta da giudici non eletti ma nominati da una commissione composta da rappresentanti del governo, dell'opposizione, dell'ordine degli avvocati e della Corte stessa, in alcuni casi potrebbe essere indotta a invalidare una legge approvata dal parlamento, e in particolare, se essa venisse considerata eccessivamente inopportuna. Questa formulazione, priva di accuratezza, è oggetto di numerose critiche. In passato eminenti giuristi avevano apertamente chiesto di limitarla, o quanto meno, di definirla con maggior precisione. Il progetto che deve essere sottoposto al voto del parlamento la prossima settimana va ben oltre e propone semplicemente di cancellarla. In gioco, nel contesto attuale, c'è la volontà della coalizione di governo di poter nominare a proprio piacimento ministri e alti funzionari senza temere l'intervento della Corte di Cassazione, come è avvenuto per l'annullamento della nomina a Ministro dell'Interno del leader del partito Shass, condannato per frode fiscale. Dei tentativi dell'ultimo minuto cercano di rinviare il voto e di modificare il testo. Non sembrano comunque avere molte possibilità di calmare gli animi.  E’ inutile che il Presidente Herzog moltiplichi i suoi sforzi per trovare un compromesso che soddisfi entrambe le parti. Il problema è duplice. Per l'opposizione, il voto su questa legge è solo il preludio di una riforma radicale come ha spiegato il Ministro della Giustizia e che prevede in particolare la modifica della composizione della commissione che sceglie i giudici, in modo che sia totalmente dominata dai rappresentanti del governo. Per la coalizione in carica, il vero obiettivo dell'opposizione è quello di far cadere il governo e indire nuove elezioni che, secondo i sondaggi, la riporterebbero al potere. In questa atmosfera surriscaldata, il numero di manifestanti che sfilano con la bandiera in mano aumenta di giorno in giorno. Sono centinaia di migliaia i manifestanti che scendono in piazza.  L'esercito, bastione e baluardo di un Paese sempre sotto minaccia, non viene risparmiato. Non si vedono vie d'uscita.

L'unico barlume di speranza in questa situazione senza precedenti è che per il momento le manifestazioni non stanno degenerando e che non sono accompagnate da violenze, mentre la polizia sta compiendo sforzi quasi eroici per contenerle. Ma quanto può durare questa situazione?

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Michelle Mazel

takinut3@gmail.com

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