Riprendiamo da PARTITO RADICALE l'analisi di Chiara Bellusci dal titolo "Il regime iraniano collasserà".
Manuel Trajtenberg
“Il regime iraniano somiglia all’URSS degli anni Settanta ed è destinato a collassare” afferma Manuel Trajtenberg, direttore dell’Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale dell’Università di Tel Aviv che è stato ospite dell’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar. Il direttore ha anche incontrato alcuni giornalisti per parlare della sicurezza di Israele in un momento storico in cui gli equilibri geopolitici stanno cambiando rapidamente. Secondo alcuni esperti di sicurezza, l’Iran è in cima alle preoccupazioni delle autorità israeliane, infatti è sempre più vicino ai confini israeliani ed è presente in tutti i fronti di instabilità. Trajtenberg ha spiegato che per capire la posizione israeliana sulla possibilità di lanciare un attacco militare contro l’Iran per fermare il suo programma nucleare ci sono tre punti da sottolineare: “Primo, nessuno in Israele vuole ricorrere all’opzione militare. Secondo, tutti sono consapevoli che abbiamo bisogno di questa opzione. Terzo, Israele non può permettersi di imbrogliare”. Tuttavia, ci sarà la possibilità di arrivare in un momento in cui non fare niente potrebbe essere più pericoloso di fare qualcosa e in quel momento andrà presa una decisione ad ogni costo. Il lato positivo è che Israele oggi non è più isolata come un tempo, ma è dentro la regione. Ciò dipende chiaramente dagli accordi di Abramo che il Paese ha firmato con alcuni Paesi arabi. Gli esperti israeliani hanno dichiarato che, nonostante questa dichiarazione congiunta tra gli Stati, Iran e Arabia Saudita hanno interessi comuni ma ancora non si fidano l’uno dell’altro.