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israele.net Rassegna Stampa
03.06.2023 Deceduta dopo 22 anni la madre israeliana ridotta in coma dall’attentato palestinese alla pizzeria Sbarro
Da Israele.net

Testata: israele.net
Data: 03 giugno 2023
Pagina: 1
Autore: la redazione di Israele.net
Titolo: «Deceduta dopo 22 anni la madre israeliana ridotta in coma dall’attentato palestinese alla pizzeria Sbarro»
Deceduta dopo 22 anni la madre israeliana ridotta in coma dall’attentato palestinese alla pizzeria Sbarro
Da Israele.net

A destra: Chana Tova Chaya Nachenberg

Dopo essere rimasta quasi 22 anni in stato vegetativo, è deceduta mercoledì all’ospedale Ichilov di Tel Aviv Chana Tova Chaya Nachenberg, una madre israeliana ridotta in coma dall’attentato palestinese perpetrato il 9 agosto 2001 alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme.

Chana Nachenberg aveva 31 anni il giorno in cui il terrorista suicida palestinese Izz al-Din Shuheil al-Masri si fece esplodere nell’affollato locale all’angolo tra King George Street e Jaffa Road, in pieno centro di Gerusalemme, uccidendo 15 civili, tra cui sette minorenni fra i 2 e i 16 anni d’età e una donna incinta, e ferendone altri 130. Tra questi Chana Nachenberg, che ora diventa la 16esima vittima di quell’attentato, uno dei più sanguinosi della cosiddetta seconda intifada, scatenata due mesi dopo il rifiuto da parte palestinese dell’offerta di pace (con creazione di uno stato palestinese indipendente accanto a Israele) avanzata a Camp David nel luglio 2000 dall’allora primo ministro israeliano Ehud Barak, col patrocinio dell’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton.

Quel giorno Nachenberg era nella pizzeria con la figlia Sarah, che aveva tre anni, rimasta miracolosamente illesa. “Mia figlia avrebbe dovuto compiere 53 anni tra un mese – ha detto il padre di Chana Nachenberg, Yitzhak – La sua bambina, nostra nipote, oggi ha 24 anni e mezzo. Sono passati 21 anni e nove mesi dall’attentato a causa del quale mia figlia è rimasta in coma al centro di riabilitazione Reuth di Tel Aviv. Circa tre settimane fa è stata ricoverata all’ospedale Ichilov, dove è deceduta mercoledì sera”.

Complice di Masri era Ahlam Aref Ahmad Al-Tamimi, la terrorista con cittadinanza giordana che scelse accuratamente il luogo dove compiere l’attentato e vi condusse l’attentatore. Arrestata poche settimane dopo la strage, processata e condannata a 16 ergastoli, Tamimi venne rilasciata nell’ottobre 2011 nel quadro del ricatto per la liberazione del soldato israeliano Gilad Schalit, trattenuto in ostaggio da Hamas a Gaza per più di cinque anni.

Sarah Shalev, figlia di Chana Nachenberg, intervistata nell’agosto 2020 in occasione del 19esimo anniversario dell’attentato alla pizzeria Sbarro

Siccome fra le vittime dell’attentato alla pizzeria Sbarro vi furono anche due persone con cittadinanza americana, Tamimi è uno dei terroristi most wanted (“più ricercati”) dall’FBI, il cui avviso afferma che “deve essere considerata potenzialmente armata e pericolosa”. L’FBI offre una ricompensa fino a 5 milioni di dollari per informazioni che conducano al suo arresto. Ma Tamimi non è una latitante nascosta in qualche covo segreto. E’ noto che vive in Giordania, dove conduce un talk show su un canale televisivo affiliato a Hamas. Gli Stati Uniti ne  hanno chiesto invano l’estradizione, ma la Giordania si rifiuta.

I genitori della 15enne Malki Roth, una delle due vittime con passaporto americano, conducono da anni una tenace campagna per ottenere l’estradizione della terrorista Tamimi, esortando le autorità statunitensi ad esercitare serie pressioni sulla Giordania, che da Washington riceve aiuti per miliardi di dollari.

Stati Uniti e la Giordania hanno sottoscritto un trattato di estradizione sin dal 1995. Ma nel 2017 l’Alta Corte giordana ha bloccato l’estradizione di Tamimi sostenendo che il trattato non è mai stato ratificato dal parlamento. Due anni fa, l’Interpol ha ritirato il suo mandato d’arresto internazionale a carico di Tamimi.

Dal giorno del suo rilascio in Giordania, dove ricevette una trionfale accoglienza all’aeroporto di Amman, Tamimi non ha mai espresso il minimo rimorso ed anzi si è spesso vantata nei suoi interventi in pubblico dell’elevato numero di vittime innocenti che contribuì a causare. Oggi può “vantarsi” di averne assassinata una di più.

(Da: Times of Isreal, Jerusalem Post, israele.net, 1.6.23)

Per la video-intervista alla terrorista Ahlam Tamimi (con sottotitoli in inglese, traduzione in italiano), si veda:
Dove i criminali sono eroi (8.7.14)

Si veda inoltre, su israele.net:

Le prime 15 vittime dell’attentato palestinese alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme (clicca per ingrandire)

Quando guardate la terrorista sorridente, pensate a nostra figlia di Frimet e Arnold Roth
Lettera aperta dei genitori di una giovane vittima del terrorismo: per non dimenticare (25.7.07)

L’ineffabile côté sentimentale degli stragisti assassini di Arnold Roth
A proposito di crimini contro l’umanità, e di chi se ne vanta (28.8.15)

Sulla lista dei ricercati dall’FBI la terrorista dell’attentato alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme
Scarcerata da Israele con il ricatto, è diventata una star della “lotta armata” che nelle interviste ripete: “Lo farei di nuovo” (16.3.17)

Ahed Tamimi e il suo clan: molto odio, nessun eroismo di Arnold Roth
Il problema non sono la ragazza né le sue “idee”: il problema è l’uso che ne fanno gli altri (31.7.18)

L’amarissimo anniversario dell’attentato alla pizzeria Sbarro di Gerusalemme di Sarah N. Stern
Nel totale disprezzo di ogni norma etica e legale, e della collaborazione fra i paesi, la Giordania continua a offrire rifugio a un’assassina di israeliani e americani che ha fatto carriera grazie al suo crimine (9.8.19)

Washington potrebbe tagliare gli aiuti alla Giordania per ottenere l’estradizione della terrorista Tamimi
Corresponsabile dell’attentato in una pizzeria di Gerusalemme, da anni Ahlam Tamimi vive in Giordania dove è diventata una star tv che si vanta dell’alto numero di civili israeliani e americani assassinati (17.6.20)

L’Interpol ha cancellato il mandato d’arresto per la stragista della pizzeria Sbarro di Gerusalemme
Vale la pena ricordare che solo dieci giorni fa la Corte penale internazionale annunciava indagini su presunti crimini israeliani… (15.3.21)

TV dell’Autorità Palestinese: “I combattenti palestinesi si sono sempre rifiutati di uccidere civili e bambini”
L’apogeo della menzogna. Da gente capace di sostenere una tale enormità ci si può aspettare qualunque nefandezza (26.1.22)




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