E' ora che l'Onu licenzi la Albanese Analisi di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 18 aprile 2023 Pagina: 17 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Il vizio antisemita dell'esperta (italiana) dell'ONU»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 18/04/2023, a pag.17, con il titolo " Il vizio antisemita dell'esperta (italiana) dell'ONU" l'articolo di Fiamma Nirenstein.
A destra: Francesca Albanese
Fiamma Nirenstein
É triste, proprio nel giorno della memoria della Shoah, che l’Università Ca’ Foscari di Venezia pubblicizzi, con foto civettuola e compiacimento mediatico, un incontro con la “Special rapporteur on the occupied palestinian territories” Francesca Albanese. Dispiace che sia italiana questa notoria collezionista di luoghi comuni. La base ideologica della politica che ha portato allo sterminio degli Ebrei, proprio ieri ha certo risuonato alla Ca’ Foscari: la delegittimazione e la criminalizzazione degli ebrei oggi è infatti travestita dalla più banale “damnatio” dello Stato d’Israele. Non spenderò parole su questa ultima incarnazione dell’antisemitismo: bastano i testi del professor Robert Wistrich. Antisemitismo oggi è la criminalizzazione di Israele, il ridurlo nei panni di uno Stato colonizzatore, di apartheid, indegno di vivere… la Albanese ne è campione. E non conosce remora, e questo fa vergogna, all’ONU, al suo paese d’origine. Ne ha fatto anche oggetto in una interrogazione il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, con i documenti di 4000 avvocati dell’International Legal Forum impegnato nel contrasto all’antisemitismo e nella promozione dei diritti umani, e di un gruppo bipartisan del congresso USA. Essi chiedono all’Alto commissario per i diritti umani Volker Turk di licenziare la fomentatrice di odio che si sono messi in casa. L’ONU ha sempre scelto male, la maggioranza automatica ne fa una fucina di condanne per Israele e di finanziamenti ai palestinesi che finiscono in terrorismo e propaganda dell’odio. Ma l’Albanese è speciale: anche quando è stato ucciso Alessandro Parini, anche quando due ragazzine, Rena e Maya Dee, e la loro mamma sono ammazzate come anche due fratellini di 6 e 8 anni o la gente al bar a Telo Aviv, ..la “rapporteur” riporta che Israele non ha diritto all’autodifesa. L’Albanese ha partecipato a varie iniziative di boicottaggio BDS, ha definito “difensori dei diritti umani” individui arrestati per terrorismo, ha comparato quella che i palestinesi chiamano la “nakba”, cioè l’esodo del 1948 durante la guerra da essi iniziata, all’Olocausto, su questa linea indecente ha paragonato Hamas a Gaza agli ebrei del Ghetto di Varsavia, ha anche scritto che l’Europa e l’America sono soggiogate “dal senso di colpa e dalla lobby ebraica”, difende i missili da Gaza, ha partecipato a conferenze con Hamas, ha lodato terroristi come Leila Khaled; sull’accusa di apartheid, la più assurda, sostiene che non è abbastanza. L’Albanese non accetta la indubitabile appartenenza storica degli Ebrei alla terra di Israele,a Gerusalemme. Per lei, ignara del tema della decolonizzazione post ottomana e post britannica di cui lo Stato Ebraico è una colonna indigena, la sparizione di Israele è un obiettivo, ha detto che è stato creato “in Palestina”, un nome inventato dai Romani dopo la distruzione del Tempio. Il modo in cui l’Albanese agisce vellica le speranze genocide, chiude la porta alla convivenza, ignora l’autocrazia e la corruzione in cui i Palestinesi sono rinchiusi. È tempo che l’ONU, specie dopo gli Accordi di Abramo, abbandoni il gioco della Guerra Fredda, l’ammiccante propaganda antiebraica.