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La Stampa Rassegna Stampa
05.03.2023 Metsola a Zelensky: adesione alla Ue entro l'anno
Cronaca di Giuseppe Agliastro

Testata: La Stampa
Data: 05 marzo 2023
Pagina: 18
Autore: Giuseppe Agliastro
Titolo: «A Bakhmut si lotta strada per strada: 'I russi hanno perso 200mila uomini'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 05/03/2023, a pag.18, con il titolo "A Bakhmut si lotta strada per strada: 'I russi hanno perso 200mila uomini' "  l'analisi di Giuseppe Agliastro.

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Giuseppe Agliastro

La presidente dell'Eurocamera Metsola:
Roberta Metsola con Zelensky

La guerra divora le strade e le case di Bakhmut, devastata da nuovi cruenti combattimenti. «Ogni ora a Bakhmut è come l'inferno», dice un ufficiale ucraino. Nei giorni scorsi Zelensky aveva ammesso che per le truppe di Kiev la situazione nella zona stava diventando «sempre più complicata». E secondo l'Intelligence militare britannica le forze ucraine a Bakhmut sarebbero «sotto pressione sempre più forte, con intensi scontri dentro e intorno alla città» del Donbass da ben sette mesi nel mirino dei soldati russi. I mercenari della Wagner sostengono che Bakhmut sarebbe ormai quasi circondata. Ma l'esercito ucraino ribatte che il fronte difensivo regge, che sarebbero stati respinti numerosi attacchi e che non sarebbe stata ordinata nessuna ritirata di massa. «I combattimenti a Bakhmut sono più in periferia, mentre la città è controllata dalle forze di difesa ucraine», ha precisato alla Cnn un portavoce dei militari ucraini. Difficile accertare in maniera indipendente cosa stia avvenendo esattamente al fronte. Alcuni osservatori ritengono che le forze ucraine potrebbero ritirarsi nel prossimo futuro da Bakhmut, magari usando come linea difensiva il fiume Bakhmutka che attraversa la città. Tutto appare però molto incerto. Londra descrive una situazione difficile per i soldati di Kiev: secondo i servizi britannici, l'avanzata di militari e mercenari russi nel nord della città avrebbe fatto sì che la zona controllata dai soldati ucraini sia ora «vulnerabile agli attacchi su tre lati». «L'Ucraina sta rafforzando l'area con unità d'élite e nelle ultime 36 ore due ponti chiave sono stati distrutti», dichiara la Gran Bretagna avvertendo che «le vie di rifornimento fuori città tenute dagli ucraini» sarebbero «sempre più limitate». Il vice sindaco di Bakhmut intanto denuncia che la popolazione civile vive in condizioni drammatiche e accusa Mosca di usare «la tattica della terra bruciata». Oleksandr Marchenko ha detto alla Bbc che nei rifugi in città ci sarebbero circa 4.000 persone: senza acqua, gas ed elettricità. Bakhmut aveva 75.000 abitanti prima che il Cremlino invadesse l'Ucraina scatenando una guerra che ha ucciso decine di migliaia di persone e ha costretto milioni di ucraini ad abbandonare le proprie case. Impossibile dire quante persone abbiano perso la vita in questa guerra atroce. Secondo il generale Usa a capo delle forze Nato in Europa, Christopher Cavoli, sarebbero oltre 200.000 i soldati russi morti o feriti. Si tratta però di stime difficilmente verificabili. Quattro mesi fa, il generale americano Milley parlava di più di 100.000 soldati russi e "probabilmente" altrettanti soldati ucraini uccisi o feriti e 40.000 vittime tra i civili (anche queste sono naturalmente cifre non verificabili). Sul valore strategico di Bakhmut ci sono pareri contrastanti. Alcuni sostengono che sia piuttosto limitato e che l'eventuale conquista della città sarebbe una vittoria di Pirro per Putin. Altri ritengono che da Bakhmut le truppe russe potrebbero premere su altri centri del Donbass. La città ha certo un grande valore simbolico sia per il Cremlino sia per Kiev e forse non è un caso se proprio ieri Mosca ha diffuso dei video che mostrerebbero il ministro russo Shoigu mentre discute con i comandanti e distribuisce medaglie in quella che viene presentata come una visita al fronte. Il ricercatore Mike Martin ha spiegato alla Deutsche Welle che per il Cremlino la conquista di Bakhmut sarebbe un passo verso l'obiettivo di impossessarsi del Donbass. Per il governo ucraino invece Bakhmut è ormai un simbolo della lotta contro l'invasione. Zelensky intanto continua a puntare all'ingresso di Kiev nell'Ue e ieri ha incontrato a Leopoli la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola, che ha auspicato che «i negoziati di adesione possano iniziare già quest'anno».

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