Iran: 'Non abbandonateci' L'appello di una giovane iraniana
Testata: La Stampa Data: 01 dicembre 2022 Pagina: 21 Autore: Eloha Titolo: «Il grido di noi ragazze di Teheran: 'Vi prego non abbandonateci'»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi 01/12/2022, a pag.21 con il titolo "Il grido di noi ragazze di Teheran: 'Vi prego non abbandonateci' " il commento a firma Eloha.
Buongiorno a tutti i miei compatrioti che vivono dentro e fuori l'Iran, mi rivolgo in particolar modo alla comunità iraniana in diaspora. Sicuramente siete tutte/i al corrente di quello che sta succedendo in Iran perché vi saranno arrivati i video, le immagini e le notizie. Sono una ragazza ventenne che vive in Iran. Volevo dirvi che la situazione che stiamo vivendo qui è mille volte peggio. Tra i nostri amici e compagni universitari quando ci chiamiamo ci informiamo se siamo ancora vivi. Ragazzi, siete vivi? Tizio e Caio è vivo? I nostri appelli non si fanno più nelle aule universitarie, si fanno in questo modo, per sapere chi è vivo, chi è stato arrestato e chi non è più fra noi. Ogni volta che usciamo di casa, non sappiamo se rientreremo vivi. Ogni giorno, a causa di uno slogan urlato o di un semplice sguardo di sfida lanciato ad un agente di polizia antisommossa, rischiamo di venir picchiati, arrestati e uccisi senza nemmeno che le nostre salme vengano restituite alle famiglie. Tutto questo per quanto suoni assurdo e spaventoso, potrebbe succedere in ogni istante, a chiunque di noi, gente comune e ordinaria. Per questo vi prego di continuare con il vostro supporto. Le notizie delle vostre manifestazioni e proteste in nostro sostegno ci arrivano e rappresentano un grandissimo incoraggiamento per noi, ci rincuorano. Noi iraniane e iraniani siamo soli e soltanto noi possiamo salvare noi stessi e la nostra antica civiltà. Anche se siamo qui in Iran, e voi lontani, solo alleandoci e unendo le forze potremo vincere. Quando siamo presi dallo sconforto o dalla paura, il vostro supporto diventa ancor più essenziale e prezioso. Noi persone ordinarie come voi, abbiamo pianto a vedere le vostre lacrime scendere durante la gigantesca manifestazione a Berlino, noi tutti, abbiamo dolori comuni e stiamo combattendo insieme per raggiungere gli stessi obiettivi. Vi prego di non interrompere il vostro sostegno, non abbandonateci, vi prego di non abbandonarci. Forse avete sentito dire da qualcuno che gli iraniani in diaspora sono indifferenti alla tragedia in atto in Iran, se la passano bene e sono lontani dalla mischia.
Queste false notizie vengono divulgate da coloro che intendono disunirci per allontanarci gli uni dagli altri. Ho da farvi un'altra richiesta che riguarda i vostri compagni e amici stranieri e in generale tutta la cittadinanza nei Paesi in cui vivete. Condividete con loro le nostre notizie e mostrate loro i video e le immagini che ricevete ogni giorno dall'Iran, fate vedere le stragi che avvengono qua da noi tutti giorni e non limitatevi a condividere questi materiali solo tra di voi. I vostri amici e compagni, sicuramente vi chiederanno che cosa possono fare per noi e in che modo potranno dare il loro contributo. Dite di pretendere dai loro governi di interrompere le relazioni con la Repubblica islamica, di isolarla e di boicottarla in tutti i modi. Non c'è bisogno che facciano nient'altro, chiediamo solo che cessino i loro rapporti e supporti al sanguinario e infanticida regime che governa l'Iran da 43 anni. Vi chiedo ancora una volta di non risparmiarci il vostro supporto. Colui nelle cui vene scorre una sola goccia del sangue iraniano, in questo preciso momento non può stare bene perché è afflitto da una sofferenza che ci accomuna tutti. Ora più che mai noi siamo vicini l'uno all'altro, benché distanti, noi vi sentiamo qui accanto a noi. Ce la faremo soltanto se continueremo a rimanere solidali, uno affianco all'altro, e manterremo questa unità e alleanza tra di noi. Noialtri qui stiamo resistendo e combattendo e continueremo a divulgare le notizie nel resto del mondo, noi non ci arrenderemo e staremo in piedi fino all'ultima goccia di sangue versato e in ogni circostanza. Vi chiediamo di rimanere in piedi accanto a noi, spalla a spalla per la libertà, per la libertà! Barye azadi!
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