'Testamento di un anticomunista': la storia di Edgardo Sogno Raccontata da Aldo Cazzullo
Testata: La Ragione Data: 20 gennaio 2022 Pagina: 3 Autore: la redazione della Ragione Titolo: «Leggere fa bene alla Ragione»
Riprendiamo dalla RAGIONE di oggi, 20/01/2022, a pag. 3, la recensione dal titolo "Leggere fa bene alla Ragione".
Aldo Cazzullo
La copertina (Mondadori ed.)
Chiudendo venti anni dopo la sua nuova introduzione, Aldo Cazzullo avverte che la storia raccontata in questo libro è divenuta un po' anche la sua. Lo fa per sottolineare le distanze culturali e politiche che lo dividono dall'uomo la cui vicenda racconta, ma anche per sottolineare la sua lealtà e l'affetto che infine senti verso di lui. Ma a parte quella questione personale, questa storia è anche la storia di noi tutti perché è un pezzo, assai travisato, della nostra storia nazionale. Quella più vicina e, paradossalmente, più dimenticata. Edgardo Sogno fu arrestato e accusato di stare organizzando il colpo di Stato. Era un anticomunista e un anticomunista non poteva che essere, per molti, un fascista. C'era un problema, però: al contrario di tanti antifascisti a chiacchiere lui la guerra contro il fascismo l'aveva fatta in armi. Ma non solo, perché prima ancora di avviare le operazioni della Resistenza non mancarono suoi gesti dimostrativi: «dopo la firma delle leggi razziali (...) passeggiò peri portici di via Po (a Torino) con una stella gialla appuntata sul petto (...) e dopo il discorso di Mussolini del 10 giugno 1940 spalancò le finestre di casa per fare ascoltare all'intero quartiere la "Marsigliese", l'inno del Paese cui l'Italia fascista aveva appena dichiarato guerra». Gli faceva rabbia che tanti intellettualoidi si rifiutassero di ricordare il suo contributo alla Resistenza, compreso il tentativo di liberazione di Ferruccio Pani. Lo stesso trattamento venne riservato a Randolfo Pacciardi, eroe della guerra di Spagna e comandante partigiano. La loro colpa era d'essere anticomunisti e presidenzialisti d la De Gaulle. Provarono veramente a fare il colpo di Stato? In sede giudiziaria è stato assolto. Quindi: no. Ma lui lo rivendicava come un merito. Non gli piaceva la parte della vittima, preferendo quella del combattente. Pensarono a una svolta gaullista. Ma si capisce poco e nulla di quel che furono e fecero se non si toma alla storia di tutti, all'Italia di quegli anni Settanta, con i comunisti finanziati e organici all'Unione sovietica. Sì, nel linguaggio e nelle posture di Sogno c'era molto di un'Italia oramai passata. Ma in quella dei comunisti c'era la promessa di un futuro pessimo. E l'una cosa va ricordata assieme all'altra.
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