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Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.06.2021 Ue, omofobia in Ungheria: aperta una procedura
Cronaca di Francesca Basso

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 giugno 2021
Pagina: 17
Autore: Francesca Basso
Titolo: «Ue, salta l'accordo sul vertice con Pulin. Aperta la procedura contro l'Ungheria»

Riportiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/06/2021, a pag. 17, l'articolo di Francesca Basso dal titolo "Ue, salta l'accordo sul vertice con Pulin. Aperta la procedura contro l'Ungheria".

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Victon Orban


È stato il Consiglio europeo del valori comuni e dello Stato di diritto. Perché su questo si sono scontrati i leader Ue. Questo è stato il nodo di tutti i dossier che hanno diviso di 27 capi di Stato e di governo riuniti per due glomi a Bruxelles: Turchia, Russia e la legge omofoba approvata dall'Ungheria (vieta la diffusione ai minori di contenuti o rappresentazioni in cui si parli di omosessualità), che non era in agenda. «L'Unione è prima un'unione di valori e poi è il mercato unico», ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa finale: «Proteggeremo tutti i cittadini, chiunque amino». E il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha spiegato che quello sull'Ungheria e stato «un dibattito difficile, rude ma necessario ed emozionante perché ha toccato i nostri valori e sentimenti». Von der Leyen ha anche precisato che «la procedura contro l'Ungheria può essere considerata aperta e i risultati dipenderanno dalla risposta» di Budapest. Sulle relazioni tra Ue e Russia e la proposta della cancelliera tedesca Angela Merkel, sci$tenuta dal presidente francese Emmanuel Macron e dal premier Mario Draghi, di un summit con il presidente russo Vladimir Putin (l'ultimo risale al 2014 prima dell'annessione della Crimea), gli Stati Ue si sono divisi: i Paesi dell'est, i Baltici e l' Olanda erano contrari. La discussione si è protratta fino alle due del mattino di venerdì e l'accordo su un incontro immediato non c'è stato. Nelle conclusioni i leader Ue parlano di «dialogo selettivo» con Mosca, condannano le imitazioni alle libertà fondamentali e ribadiscono il sostegno per la ricerca della verità nell'abbattimento del volo Mhi7. Di fronte alle« attività nocive, illegali e destabilizzanti» della Russia, il Consiglio invita la Commissione a presentare ulteriori misure restrittive, comprese sanzioni economiche. Von der Leyen ha ricordato la «spirale negativa» delle relazioni con Mosca negli ultimi tempi e ha spiegato che «abbiamo deciso di respingere la Russia quando viola i diritti umani, contrastarla quando mina i nostri interessi ma impegneremo la Russia quando si tratta di interessi comuni come clima e salute». Sulla Turchia i leader Ue hanno concordato a proseguire il sostegno per la gestione dei profughi (3 miliardi fino al 2024 ad Ankara, 2,2 miliardi a Giordania e Libano) e hanno ribadito le preoccupazioni per il rispetto dei diritti fondamentali e per l'atteggiamento verso Cipro. Von der Leyen ha sottolineato che l'Ue «non accetterà mai la soluzione dei due Stati». Quanto all'immigrazione, è stata affrontata la dimensione esterna, la Commissione presenterà delle proposte in autunno.

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