'Il tramonto della democrazia', di Anne Applebaum Un processo irreversibile?
Testata:La Ragione Autore: la redazione della Ragione Titolo: «Il tramonto della democrazia»
Riprendiamo dalla RAGIONE di oggi, 11/06/2021, a pag. 3, la recensione al libro "Il tramonto della democrazia" (Mondadori ed.) di Anne Applebaum.
Anne Applebaum
La copertina
Sono definizioni non più in grado di definire, ma qui è significativo premettere che l'autrice è una donna di destra. Così si-definisce ella stessa. E lo fa per raccontare che non pochi suoi amici — quelli che sentiva vicini e con i quali festeggiava — sono scivolati verso una destra nazionalista, ideologica, del rifiuto, autoritaria. La destra ha una forte tradizione democratica, anche se la storia nazionale italiana ha favorito fraintendimenti e manipolazioni, ma questo non la rende immune dal generare pulsioni e sentimenti razzisti e antidemocratici. Da qui l'amarezza del titolo che, però, non è affatto un destino. Statunitense, nata nel 1964, Applebaum è giornalista di gran valore che ha lavorato per il "Washington Post", per "The Economist" e ora per "The Atlantic". Già corrispondente da Mosca, è naturalizzata polacca: la nazionalità del marito, che è stato ministro ed è esponente della destra che oggi non si riconosce affatto nel governo della destra che prova a smontare lo Stato di diritto. Come è potuto succedere che molti loro amici siano passati dalla parte peggiore? Certo, c'è stata la crisi economica, la globalizzazione ha dato l'impressione (falsa) che le decisioni siano prese altrove, l'immigrazione solletica le identità nazionaliste. Ma sono spiegazioni che non spiegano perché nessuno di loro s'è impoverito, nessuno ha perso il lavoro e gli stessi immigrati, in Polonia, sono estrema minoranza. Certo, anche i social media hanno funzionato da cassa di risonanza e fidelizza7ione di gente alla ricerca di identificazioni, assai poco attenta alla marea di balle che veniva loro fornita come onda di verità. Ma anche questa è una spiegazione fino a un certo punto, perché come usano i social gli uni possono usarli gli altri. È che questo ha polarizzato le società, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e culturale. E se un tempo era la sinistra marxista la più attrezzata a trovare nell'Occidente democratico il nemico del progresso e della giustizia, ora è la destra nazionalista che presenta l'autoritarismo come rimedio alla presunta impotenza. Non è un destino segnato ma una realtà che va conosciuta, per sconfiggerla.