Alle 9.45 di ieri mattina, a La Chapelle-sur-Erdre, comune di ventimila abitanti a tre chilometri a nord di Nantes, una poliziotta è stata accoltellata da un islamista radicale. Come a Rambouillet lo scorso 23 aprile, l'attacco è avvenuto nel commissariato locale. L'aggressore, dopo aver accoltellato l'agente, si è impossessato della sua pistola di servizio ed è fuggito. Dopo tre ore di ricerche, l'uomo è stato individuato e dopo una sparatoria che ha causato il ferimento di tre gendarmi è stato ucciso. Si chiamava Ndiaga Dieye, aveva 39 anni, era originario di Saint-Nazaire ed era già noto ai servizi per radicalizzazione. Era iscritto al Fichier des signalements pour la prévention de la radicalisation à caractère terroriste (Fsprt), ossia la banca dati dell'amministrazione francese che contiene la lista degli islamisti radicali suscettibili di commettere attacchi sul territorio nazionale. Dieye era noto anche per vari reati comuni che gli erano costati diversi anni di carcere. L'ultima volta era uscito dal carcere il 22 marzo di quest'anno, ma in ragione del suo stato mentale - nel 2016 gli avevano diagnosticata la schizofrenia e nello stesso anno aveva iniziato una pratica rigorista dell'islam - era oggetto di una sorveglianza stretta. Purtroppo, però, non è bastato. Il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha stravolto l'agenda che prevedeva uno spostamento nel dipartimento del nord per recarsi sul luogo dell'attacco. Il primo tweet politico però è arrivato da Marine Le Pen, leader del Rassemblement national. "Tutto il mio sostegno a questa poliziotta di La Chapelle-sur-Erdre gravemente ferita, ai suoi colleghi e ai suoi cari. Rifiuto l'idea che le aggressioni contro i nostri poliziotti diventino il nostro quotidiano. Bisogna combattere contro questa barbarie e mai, assolutamente mai, abituarvisi". Le prossime presidenziali francesi si giocheranno anzitutto sulla questione securitaria e Le Pen, dopo due attentati alla polizia francese, non perde l'occasione per sottolinearlo.

Un uomo con problemi psichici uscito da poco dal carcere ha accoltellato una poliziotta e poi aperto un conflitto a fuoco con altri agenti prima di venire ucciso, ieri, nella cittadina francese di Chapelle-surErdre non lontana da Nantes. Ndìaga Dieye, un francese di 39 anni, nato a Saint-Nazalre, era uscito dl carcere il 22 marzo, dopo 8 anni per rapine e sequestro di persona; in carcere era stata segnalata Pregiudicato Ndlaga Dieye, 39 anni, nato In Francia. Aveva problemi psichici la sua radicalizzazione ed era stato iscritto allo «schedarmi dei potenziali estremisti islamici; aveva tentato dl evadere; gli era stata diagnosticata la schizofrenia. Aveva l'obbligo di curarsi e eseguire lavori socialmente utili. Ieri però dopo le to è entrato nella caserma della polizia municipale e ha accoltellato una poliziotta. Le ha rubato la pistola ed è scappato; raggiunto da altri agenti ha sparato, ferendone due. I poliziotti hanno risposto per fermarlo: è morto poche ore dopo.