Una bandiera di Israele a Palazzo Marino. E uno striscione in Galleria che auspichi la liberazione dei territori palestinesi dalla presenza di Hamas, l'organizzazione islamista branca locale dei Fratelli musulmani. Sono le richieste che il consigliere comunale Alessandro De Chirico ha inserito in un ordine del giorno che ieri è stato presentato in Comune sulla crisi in Medio oriente. Il documento evidenzia in premessa il gemellaggio fra Milano e Tel Aviv. E, citando testualmente il Comune, indica i presupposti di questa vicinanza fra città «contraddistinte da analoghi ideali e metodi di convivenza democratici». De Chirico cita l'iniziativa di un'altra città gemellata a Tel Aviv, Francoforte, che ha issato la Stella di David sul municipio. E invita il Consiglio comunale a impegnare sindaco e giunta di Milano nella stessa direzione: «Issare la bandiera di Israele o quella della città di Tel Aviv, al fianco di quella della città di Milano, sulla facciata di Palazzo Marino», ma anche «provvedere alla distribuzione nei 9 Municipi di altrettante bandiere per un atto simbolico di importante rilevanza in segno di vicinanza verso Israele e la città gemellata di Tel Aviv, con particolare attenzione allo stabile di viale legioni Romane, sede istituzionale del Municipio 6, dove risiede la maggior parte della comunità ebraica milanese». Intanto, nel municipio 7, il capogruppo della Lega Francesco Giani, coordinatore della Lega Giovani di Milano, ha già preso un'iniziativa analoga, chiedendo al Consiglio di Zona di esporre la bandiera quale «segno di solidarietà e sostegno per tutta la durata del conflitto».