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Corriere della Sera Rassegna Stampa
15.04.2021 Sfida Turchia-Italia: economia, gas, Libia i dossier caldi
Cronaca di Monica Ricci Sargentini

Testata: Corriere della Sera
Data: 15 aprile 2021
Pagina: 16
Autore: Monica Ricci Sargentini
Titolo: «Erdogan nell'angolo passa all'attacco. Solidarietà bipartisan a Draghi»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 15/04/2021, a pag.16, con il titolo "Erdogan nell'angolo passa all'attacco. Solidarietà bipartisan a Draghi" il commento di Monica Ricci Sargentini.

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Monica Ricci Sargentini

Draghi attacca Erdogan:
Mario Draghi, Recep T. Erdogan

Si riaccende lo scontro diplomatico tra Italia e Turchia. Recep Erdogan, ieri, ha accusato Mario Draghi, che una settimana fa lo aveva definito senza mezzi termini un dittatore, «di totale maleducazione». Il presidente turco ha risposto alla domanda di un giornalista durante un incontro con un gruppo di giovani sul faraonico progetto Kanal Istanbul per collegare il Mar di Marmara al Mar Nero. «Prima di dire una cosa del genere a Tayyip Erdogan — ha detto — devi conoscere la tua storia, ma abbiamo visto che non la conosci.Sei una persona che è stata nominata, non eletta». E poi ha aggiunto: «Le sue parole hanno colpito come un'ascia le relazioni tra Italia e Turchia». L'incidente diplomatico risale all'8 aprile quando il capo del governo italiano aveva risposto a una domanda riguardante il trattamento riservato alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ad Ankara era stata lasciata senza sedia durante una visita istituzionale. La polemica, però, sembrava essersi sopita, visto il silenzio del presidente turco che aveva lasciato ad altri esponenti del suo governo il compito di indignarsi. Dopo la convocazione dell'ambasciatore italiano ad Ankara, Massimo Gaiani, cut era stata espressa la «forte condanna» della Turchia per le «brutte e sfacciate affermazioni» di Draghi, era intervenuto il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu che aveva chiesto all'Italia di ritirare le sue affermazioni. Ma da Roma nessuno aveva risposto. E anche ieri Palazzo Chigi preferiva non replicare mentre fonti diplomatiche italiane dipingono Erdogan in chiara difficoltà. Draghi, ieri, ha incassato la solidarietà bipartisan delle forze politiche. Ma al di là delle parole in questi giorni hanno parlato i fatti. Lunedì e martedì scorso l'intero governo libico è stato ospite ad Ankara: oltre al nuovo premier Abdel Hamid Dabaiba cerano 14 ministri, 5 vicepremier, il capo di Stato maggiore, generale Mohammed al-Haddad, e una sfilza di alti funzionari. Dopo aver difeso la capitale libica dall'assalto del generale della Cirenaica Khalifa Haftar, Erdogan ora non nasconde di puntare ad una solida partnership economica oltre alla conferma dell'intesa sullo sfruttamento delle risorse marittime nel Mediterraneo, siglata con l'allora premier AlSarraj e contestata dagli altri attori della regione, dalla Grecia all'Egitto. E qui c'è una chiara rivalità con l'Italia che ambisce ad avere un ruolo primario nel processo di ricostruzione del Paese, come dimostra il fatto che Draghi abbia scelto Tripoli per la prima trasferta internazionale. Ad essere seriamente preoccupati per gli sviluppi della crisi sono le circa 1.500 imprese italiane attive in Turchia in tanti campi, dai macchinari industriali alla chimica, oltre ai giganti come Barilla e Astaldi, Stellantis e Ferrero, che nell'area del Mar Nero si rifornisce di buona parte delle sue nocciole. Ma i timori riguardano anche i mercati turchi, che nei primi mesi dell'anno, in un momento di crisi tra Covid e fragilità della lira, avevano trovato nel nostro Paese il primo investitore mondiale. Con un totale di 17,3 miliardi di euro di fatturato totale nel 2020, l'Italia è al quinto posto nella classifica dell'interscambio commerciale con la Turchia, secondo partner europeo, alle spalle di colossi come la Germania, Cina, Russia e Usa. La possibilità che possano esserci rappresaglie e boicottaggi non è affatto remota. Nei giorni scorsi c'erano già state indiscrezioni sul possibile congelamento di alcune commesse, in particolare nel settore della difesa. Lo scorso ottobre, al culmine della crisi diplomatica con Parigi, Erdogan aveva invitato a boicottare i prodotti francesi.

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