Usa/Arabia Saudita: le mosse dei Paesi del Golfo e il ruolo della Russia Commento del Giornale, Francesco Palmas
Testata:Il Giornale - Avvenire Autore: Francesco Palmas Titolo: «Caso Khashoggi. I Paesi del Golfo si schierano con Bin Salman - La 'vendetta' di MbS: compererà gli aerei militari dalla Russia»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 28/02/2021, a pag. 13, la breve "Caso Khashoggi. I Paesi del Golfo si schierano con Bin Salman"; da AVVENIRE a pag.16 l'articolo "La 'vendetta' di MbS: compererà gli aerei militari dalla Russia" di Francesco Palmas.
Ecco gli articoli:
Mohammed Bin Salman
IL GIORNALE: "Caso Khashoggi. I Paesi del Golfo si schierano con Bin Salman"
I Paesi del Golfo persico serrano le fila attorno all'Arabia Saudita e condannano qualsiasi «interferenza» nella sovranità del Regno wahabita dopo la pubblicazione del rapporto della Cia che accusa il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman (Mbs) di aver autorizzato l'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Dagli Emirati Arabi al Kuwait fino al Parlamento della Lega araba è un coro unanime a sostegno di Riad, che già ieri aveva definito «false e inaccettabili» le conclusioni del rapporto. Ad Abu Dhabi, il ministero degli Esteri ha espresso «fiducia e sostegno» alla magistratura saudita, come il ministero degli Esteri kuwaitiano. Anche Bahrein e Yemen hanno condannato «qualsiasi tentativo di sfruttare» l'assassinio di Khashoggi, o di «interferire nelle questioni interne del regno». Il governo del Bahrein si è spinto oltre e Manama ha parlato dell'«importanza della leadership di Mbs», l'uomo forte e leader de facto saudita. Il rapporto «è un parere senza prove conclusive», ha commentato Nayef Falah al Hajraf, segretario generale del Consiglio di cooperazione del Golfo, che riunisce le sei maggiori potenze nell'area e ha sede. L'organizzazione ha anche espresso sostegno «per tutti i passi che il regno intraprenderà per preservare i suoi diritti». Il rapporto dell'intelligence sostiene che Mbs fu complice dell'operazione visto che - spiega il dossier - Bin Salman controlla tutti i gangli vitali nel regno e alcuni suoi strettissimi collaboratori sono coinvolti nell'omicidio. Dopo la pubblicazione del documento, Washington ha annunciato sanzioni e restrizioni ai visti per 76 sauditi, ma tra questi non c'è il principe ereditario.
AVVENIRE - Francesco Palmas: "La 'vendetta' di MbS: compererà gli aerei militari dalla Russia"
Francesco Palmas
Jamal Khashoggi
Si è abbattuto come una meteora il rapporto della Cia sull'omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi, avvelenando il clima fra Washington e Riad. Nubi minacciose si addensano sulle relazioni fra le due capitali, mai così tese dal patto di Quincy ad oggi. La Casa Bianca ha in animo di rimodulare i rapporti, "ricalibrandoli". Eviterà di sanzionare il mandante dell'omicidio, il principe ereditario Mohammed bin Salman (MbS). Ma ha già imposto una moratoria sulla vendita di armi. A Riad, forse, si investirà della successione al Regno un altro rampollo. Ma l'imputato, bin Salman, ha già pronta la sua vendetta, rivendendo a modo suo i rapporti con Washington. Lo fa partendo dalla difesa, il più strategico dei settori. 11 voltafaccia ha del sensazionale e il tempismo è perfetto. II Regno, finché ci sarà lui in auge, guarderà con il massimo interesse alle produzioni russe. A dire il vero, il rapporto della Cia è solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso, già colmo perla decisione dell'Amministrazione Biden di congelare la commessa per 3mila bombe d'aereo, che sarebbero servite per guerreggiare in Yemen. II principe ereditario non ha perso un attimo. Ha chiamato subito gli amici russi, che aveva iniziato a vezzeggiare nel 2017, in visita a Mosca. Secondo le ultime indiscrezioni, vorrebbe acquistare cacciabombardieri Su-35. Sarebbe un inedito: un segnale tangibile delle alleanze in fieri. I sauditi hanno comprato finora solo velivoli americani e britannici. Sei russi si insinuassero in quel mercato, sarebbe un exploit. Ne discenderebbe un'intesa pluridecennale, dai forti connotati politico-strategici. Non pago, MbS vuole sbloccare le trattative per i missili S-400, congelate da aprile scorso, per non irritare l'amico Trump. II principe aveva siglato un memorandum d'intesa già nel 2017, poi aveva comprato americano. Ma l'intesa con Mosca, sempre valida, prevederebbe la fabbricazione dei missili in Arabia e perfino il trasferimento di tecnologie. Sarebbe l'apoteosi della diplomazia degli S-400, che Mosca sta replicando a diverse latitudini, per far saltare alleanze consolidate, come insegna il caso turco. Washington è avvisata.
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