Gideon Meir: ricordo di un ambasciatore Commento di Antonello Capone
Testata: Corriere della Sera Data: 25 febbraio 2021 Pagina: 29 Autore: Antonello Capone Titolo: «'Israele e Italia più vicini grazie all'ambasciatore Meir'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/02/2021, a pag.29, la lettera di Antonello Capone dal titolo 'Israele e Italia più vicini grazie all'ambasciatore Meir'.
Gideon Meir
Gideon Meir, l'ambasciatore di Israele in Italia dal 2006 al 2011 appena scomparso a 74 anni, aprì le porte del suo Stato alla conoscenza del popolo italiano, conquistando stima e affetto che sono durati nel tempo. Attraverso l'arte, la musica, lo sport, riuscì a far capire a platee vastissime, non soltanto ai ristretti ambienti dei Palazzi o dei Salotti, che cosa stava avvenendo in Israele: il lancio delle start up e l'impulso politico, sociale ed economico all'innovazione. Tutto ciò che poteva attecchire, in Israele trovava l'humus e la semina di Meir in Italia è stata proprio la predisposizione culturale ad aprirsi al nuovo. Uno che aveva partecipato ai negoziati con l'Egitto di dodici anni conclusi con gli accordi di Camp David sapeva che doveva osare. Attraverso le vie della comunicazione e dei rapporti pubblici con tutta Roma e l'Italia, aprendo l'impresa all'impegno a tutto campo della moglie Amira, madre di tre figli, e del giovane nipote avvocato, Michele. Quando lasciò nel gennaio 2012, Roma e l'Italia lo festeggiarono con una serata all'Auditorium Conciliazione presentata da Fabrizio Frizzi alla quale parteciparono in centinaia: esponenti delle istituzioni e della politica (bipartisan, da Gianni Letta a Romano Prodi a Walter Veltroni, a Giulio Terzi di Sant'Agata, a Umberto Vattani), dell'arte, della musica, dell'imprenditoria, dello Sport con Roma e Lazio insieme in prima fila, il mondo di Israele in Italia e i diplomatici di decine di Paesi. Cantarono Noa, David D'Or e Raiz, il duo d'Opera d'Israele con le soprano Mirela Gradinaru e Hila Baggio. Un ambasciatore come Gideon Meir ha aperto finestre che nessuna morte potrà mai chiudere.
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