Un indegno Alan Friedman Analisi di Deborah Fait, breve cronaca del Corriere
Testata: Corriere della Sera Data: 22 gennaio 2021 Pagina: 16 Autore: Deborah Fait Titolo: «Un indegno Alan Friedman - Insulti a Melania. Tutti contro Alan Friedman»
Un indegno Alan Friedman Analisi di Deborah Fait
Deborah Fait "Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"
Alan Friedman
Per anni Alan Friedman ci ha tormentati con quella sua parlata alla Ollio, ospite fisso e inutile di ogni talk show; per anni, quattro esattamente, ha offeso pubblicamente Donald Trump con parole ignobili accompagnate da ridicole espressioni del viso, da pagliaccio di corte. Una corte rossa quella che lo ospita sempre, molto rossa. Tutto quello che dice viene accettato senza remore, le più grandi scempiaggini che lui, quale opinionista di sinistra, sedicente esperto di politica internazionale, affetto da odio inesauribile per Trump, riesce a snocciolare in totale libertà di ingiuria contro colui che era il suo presidente. Ieri, durante la trasmissione Uno Mattina, ha voluto mettere una ciliegina marcia sopra la famosa torta, marcia anche quella, definendo "escort" Melania Trump. https://www.youtube.com/watch?v=QdIo-eK2cKE
Anche i bambini sanno che escort non è altro che un sinonimo elegante per dire puttana quindi questo signore ha dato della puttana alla ex first lady, Melania Trump, durante una trasmissione televisiva guardata da milioni di persone. E nessuno ha detto niente, nemmeno il direttore di Repubblica, nemmeno Monica Maggioni, un po' di imbarazzo e basta. Tutto qui. Naturalmente Friedman si è giustificato dicendo di aver sbagliato "la traduzione", di aver voluto dire "moglie". Ma certo, infatti è facile confondere escort con wife, facilissimo. E' tragico e surreale che questo avvenga senza che le femministe insorgano per difendere una donna volgarmente offesa. Già ma dove sono le femministe? Tutte in Me Too a demolire statue di personaggi storici? Ecco qua un breve video delle loro imprese, così, tanto per non dimenticare: https://www.facebook.com/watch/?v=208576490178715
Ma quando un giornalista di sinistra fa commenti sessisti, volgari e vergognosi contro la donna odiata perché moglie del "mostro" Trump, allora stanno in silenzio. Si vergognino e si vergogni Friedman e si vergogni la Rai se non prenderà provvedimenti contro questo pagliaccio che adesso, temendo di non poter più comparire in TV a dire le sue velenose banalità , chiede scusa. Nessuna scusa, questo è stato l'ennesimo insulto di una lunga serie e mi auguro sia l'ultimo che dovremo sentire da Ollio. E' molto grave quello che ha detto ed è altrettanto grave la tiepidissima reazione dei presenti nella trasmissione e della RAI che, in un primo tempo, prima di essere travolta dallo scandalo, ha cercato di non fare pubblicità a quanto accaduto. Melania Trump è stata una first Lady perfetta, senza apparire mai più del dovuto, colta e di classe ma fosse anche la più umile delle donne nessun borioso opinionista deve permettersi di definire puttana. Le ultimissime notizie sono che il direttore di Rai 1 è stato convocato in commissione di Vigilanza Rai per parlare del caso Friedman e mi auguro che i provvedimenti siano severissimi. Mauro Corona, altro sessista, è stato giustamente allontanato per aver dato della "gallina" a Maria Berlinguer, lo stesso sia fatto con Alan Friedman. E' ora di finirla di offendere le donne, non deve esistere questa libertà di insulto sessista, non deve più essere tollerato.
Gli insulti di Alan Friedman non hanno colpito i media italiani, che passano quasi sotto silenzio la notizia, riferita dal CORRIERE della SERA in una breve a pag. 16 dal titolo "Insulti a Melania. Tutti contro Alan Friedman".
Ecco la breve:
Finisce davanti alla Commissione Vigilanza della Rai il caso di Alan Friedman che, mercoledì scorso , durante il programma di Rai1 «Uno mattina», ha definito Melania Trump una «escort». Da Meloni a Boldrini non si contano le dichiarazioni di sdegno del mondo politico. I conduttori della trasmissione si sono dissociati ma sono stati accusati di non aver reagito. Friedman su Twitter è corso ai ripari: «Chi sbaglia deve ammetterlo. Ho fatto una battuta infelice, chiedo scusa». Per l'Usigrai è l'ennesimo scivolone sessista della tv pubblica.
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