Il coraggio di Edna O’Brien, nel suo ultimo libro Commento di Pierluigi Battista
Testata: Corriere della Sera Data: 05 ottobre 2020 Pagina: 33 Autore: Pierluigi Battista Titolo: «Premio al coraggio per Edna O’Brien»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 05/10/2020, a pag.33, con il titolo "Premio al coraggio per Edna O’Brien", il commento di Pierluigi Battista.
Pierluigi Battista
Edna O’Brien
Se ci fosse un premio internazionale da assegnare alla scrittrice più coraggiosa, la vincitrice sarebbe senza dubbio Edna O’Brien. Tutto in lei è superlativo. La scrittura limpida e forte, la sua capacità di descrivere la fobia clericale e la ribellione, le «ragazze di campagna» e il clima asfissiante in cui vivevano nell’Irlanda del secolo scorso. È superlativo questo libro straordinario, Ragazza, pubblicato da Einaudi Stile libero, dove si racconta l’orrore assoluto delle ragazze e delle bambine rapite, stuprate, schiavizzate, vendute, dai fanatici farabutti di Boko Haram in Nigeria, straziata dal fondamentalismo islamista. Un racconto vero, non un bollettino di denuncia, la forza di mettersi nella pelle e nel corpo massacrato di una ragazza diventata insieme alle sue compagne di scuola carne da macello di una banda di aguzzini sadici e aizzati dal messaggio criminale di un estremismo religioso che cancella in queste ragazze ogni barlume di umanità.
La copertina (Einaudi ed.)
A 89 anni Edna O’Brien, una scrittrice infatti molto amata e ammirata da Philip Roth, dà una lezione esemplare al silenzio omertoso con cui tutti noi, noi dell’Occidente che si pavoneggia con la declamazione di valori mai seriamente onorati, noi di un’Europa senza anima e senza passione, non vogliamo accorgerci dell’orrore assoluto che si sta ancora consumando in Nigeria. Racconta i dettagli dell’oppressione quotidiana, dello stupro, della schiavitù da parte di uomini orrendi, che agiscono indisturbati nel folto delle foreste per massacrare delle giovani inermi, torturatori spietati certi della loro impunità. Donne ridotte in uno stato di umiliazione senza pari, e che Edna O’Brien restituisce al mondo, proprio mentre la nostra cultura stanca e intorpidita si consuma in grottesche battaglie lessicali girando la testa di fronte alla tragedia di miglia e migliaia di ragazze cancellate, violentate, mutilate e torturate in gruppo sulle panche di un lager da cui nessuno esce integro, e nessuna ragazza potrà mai avere un futuro. Bisognerebbe ammirare e ringraziare Edna O’Brien e correre in libreria e leggere il suo libro, non per dovere civile, ma per la possibilità di accostarsi a un romanzo scritto con un’energia e una passione davvero singolari. Una ragazza di 89 anni appare molto più energica di molti di noi, la forza delle ragazze di campagna.
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