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Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.09.2020 Addio a Juliette Gréco
Commento di Mario Luzzatto Fegiz

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 settembre 2020
Pagina: 45
Autore: Mario Luzzatto Fegiz
Titolo: «Juliette Gréco. Addio alla cantante, musa degli esistenzialisti»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/09/2020, a pag.45, con il titolo "Juliette Gréco. Addio alla cantante, musa degli esistenzialisti", il commento di Mario Luzzatto Fegiz.

Frasi di Mario Luzzatto Fegiz (10 frasi) | Citazioni e frasi celebri
Mario Luzzatto Fegiz

Morta Juliette Gréco: la cantante francese aveva 93 anni - Corriere.it
Juliette Gréco

“La morte? Ah, non mi interessa, so che devo morire da quando sono piccola, ho fatto l'abitudine a questa idea. La morte è una cosa normale. L'importante è non soffrire». Così Juliette Greco alla vigilia del suo ultimo spettacolo nel nostro Paese, precisamente al Manzoni di Milano il 13 luglio del 2015. Così si esprimeva con lucidità, lei, in qualche modo divina e inarrivabile, musa degli esistenzialisti francesi nel primo dopoguerra e, da allora, sempre in giro a cantare e calcare le scene con immutata vitalità, nonostante l'età avanzata. Si è spenta ieri, nella sua amata casa di Ramatuelle, in Provenza. Juliette Lafeychine, in arte Juliette Greco, era nata a Montepellier il 7 febbraio 1927 di padre còrso di origini italiane, Gerard Gréco, e madre bordolese (attivista della Resistenza). Venne allevata dai nonni materni. A soli 16 anni, influenzata dalle idee materne, partecipò attivamente alla lotta contro i nazisti. Nel 1946 si trasferì nel quartiere di Saint Germain-des-Prés a Parigi dopo che la madre aveva lasciato Il paese per l'Indocina. La Gréco cominciò così una vita da autentica bohemienne, divenendo in breve la musa degli esistenzialisti. Debuttò, ancora molto giovane, esibendosi come cantante nei caffè parigini di Saint-Germain-des Prés. Nel 1949 conobbe il trombettista Miles Davis, giunto a Parigi per una serie di concerti al Paris Jazz Festival. I due ebbero un'intensa relazione, come racconta Davis stesso nella sua autobiografia. Il debutto davanti alla grande platea come cantante avvenne nel `49 con un brano scritto da Jacques Prévert intitolato «Les feuilles mortes». Ma, affascinati dal suo carisma scenico e vocale, altri massimi poeti scrissero per lei: Jules Laforgue («L'eternel feminine»), Raymond Queneau («Si tu t'imagines»). La sua rivale fu indubbiamente Edith Piaf. Ma col tempo riuscì anche lei a entrare anche nelle grazie di poeti per canzone come Brel e Brassens che le affidarono molte composizioni di successo. Per lei, Serge Gainsbourg scrisse «La javanaise» e anche Aznavour e Leo Ferrè arricchirono il suo repertorio. Jean-Paul Sartre divenne suo intimo amico e scrisse per lei «La Rue des Blancs-Manteaux». Fu lui a spingerla a tentare la carriera di cantante. La Greco si è sposata tre volte: con l'attore Philippe Lemaire da cui ebbe una figlia, Laurence-Marie Lemaire, nata nel 1954; con l'attore Michel Piccoli; e col pianista e autore musicale di fiducia di Brel, Gerard Jouannest (dal 1988). Attrice di temperamento, divenne popolare anche presso il pubblico italiano con il famoso sceneggiato televisivo «Belfagor», trasmesso dalla Rai negli anni Sessanta. La passione per la saga di Belfagor l'ha accompagnata per tutta la vita, spingendola nel 2001 ad apparire in un breve cameo in «Belfagor - Il fantasma del Louvre». Negli anni '90 aveva dato vita a un sodalizio artistico con gli autori Etienne Roda-Gil e Caetano Veloso. Ma il nuovo repertorio non ebbe successo. Creatura di rara e raffinata bellezza, aveva una voce calda, intensa, pastosa, suadente e immediatamente riconoscibile. Sempre brillante e arguta, alla vigilia di quello che si sarebbe rivelato il suo ultimo viaggio in Italia aveva dichiarato:«Ho voglia di tutto, quando arrivo da voi: tutte le scarpe e tutti i piatti, e anche bel po' di vestiti. Adoro l'Italia. E adoro gli italiani. Fareste credere alla donna più banale di essere la più bella del mondo». Anni fa aveva annunciato il suo ritiro dalle scene: «Vorrei continuare per sempre, il pubblico e il desiderio non mi hanno abbandonato. Ma il corpo rischia di farlo e non voglio che sia lui a decidere». L'ultimo album della sua immensa discografia si intitola «Merçi», grazie. E' stata una brillante cantante fino all'eta' di 89 anni. Un ictus e la morte della sua unica figlia Laurence Marie nel 2016 l'avevano piegata.

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