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Corriere della Sera Rassegna Stampa
03.07.2020 Iran: incidente nucleare a Natanz
Ma Giuseppe Sarcina difende il regime degli ayatollah

Testata: Corriere della Sera
Data: 03 luglio 2020
Pagina: 23
Autore: Giuseppe Sarcina
Titolo: «Iran, misteriosa esplosione nella centrale nucleare di Natanz»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 03/07/2020, a pag. 23, con il titolo "Iran, misteriosa esplosione nella centrale nucleare di Natanz" la cronaca di Giuseppe Sarcina.

L'articolo di Giuseppe Sarcina difende il regime degli ayatollah iraniani, rimpiange l'appeasement voluto da Obama e attacca la politica di Donald Trump. Secondo Sarcina è Trump il responsabile dell'uscita dagli accordi sul nucleare da parte della dittatura di Teheran. Un rovesciamento della realtà evidente.

Ecco l'articolo:

Risultati immagini per giuseppe sarcina corriere della sera
Giuseppe Sarcina

Iran Confirms Accident At Natanz Nuclear Site, Says No Casualties ...
La centrale nucleare di Natanz, in Iran

Incidente o sabotaggio? Nella notte di ieri un'esplosione e un incendio hanno danneggiato l'impianto nucleare di Natanz, situato nella regione di Isfahan, nel centro dell'Iran. L'ente per l'energia atomica di Teheran ha confermato la notizia, precisando che «non ci sono stati danni al personale» e che «non è stato rilasciato materiale radioattivo». L'attività della centrale di Natanz è sotto la costante osservazione dell'International Atomic Energy Agency, che fa capo alle Nazioni Uniti, dopo l'accordo firmato nel 2015 dall'Iran con Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania. Nel maggio del 2018, però, Trump si è ritirato dal protocollo, aprendo una fase di tensioni con gli ayatollah e, di fatto, rendendo più complicato controllare il rispetto delle intese. Secondo alcuni fonti raccolte dalla Reuters il «cosiddetto incidente» potrebbe, in realtà, essere un atto di sabotaggio. Ci sarebbe anche la rivendicazione da parte di un misterioso gruppo chiamato «Homeland Cheetahs», i Ghepardi della Patria. Sarebbero stati loro a inviare una mail alla filiale locale della Bbc, avvisando che da lì a qualche ora ci sarebbe stato «un attacco» a Natanz. I «Ghepardi» sarebbero dissidenti del regime, forse ex militari. C'è il sospetto che siano finanziati dall'estero. Le potenze più ostili alle manovre atomiche dell'Iran sono, come è noto, Israele e gli Stati Uniti. Ancora martedì scorso il Segretario di Stato Mike Pompeo ha dichiarato in una riunione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che il programma nucleare dell'Iran costituisce una minaccia per il mondo. Pompeo è entrato nei dettagli: «Teheran sta accumulando pericolose conoscenze tecnologiche. Alla fine dello scorso anno ha annunciato che i loro scienziati stavano lavorando a una nuova centrifuga, la IR-9, che avrebbe consentito l'arricchimento dell'uranio a un ritmo so volte più rapido rispetto alle centrifughe di tipo IR-I consentite dall'intesa del 2015». La nuova centrifuga, in realtà, venne aperta già nel giugno del 2018. Ma da allora gli iraniani hanno sempre sostenuto che la loro capacità di arricchimento dell'uranio sarebbe rimasta sotto la soglia del 3%, in modo da alimentare solo reattori nucleari per uso civile. Per confezionare la bomba atomica la percentuale di «arricchimento» deve arrivare al 90%. Tuttavia le zone d'ombra sono numerose. Tra l'altro negli ultimi giorni si sono verificate altre misteriose esplosioni in diversi siti iraniani collegati al piano nucleare.

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lettere@corriere.it

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