Iran: restano in carcere le attiviste per i diritti umani Nonostante il rischio Coronavirus
Testata: Corriere della Sera Data: 01 aprile 2020 Pagina: 21 Autore: la redazione del Corriere della Sera Titolo: «Iran, attiviste per i diritti umani in prigione: 'C'è chi tossisce e sta molto male'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 01/04/2020, a pag.21, l'articolo "Iran, attiviste per i diritti umani in prigione: 'C'è chi tossisce e sta molto male' ".
Narges Mohammadi
L’Iran ha rilasciato «temporaneamente» 85.000 detenuti per la crisi del coronavirus, che ha fatto oltre 2.800 morti (44.000 i casi confermati). Ma restano in carcere tre note attiviste per i diritti umani: Narges Mohammadi, che deve scontare 16 anni, io dei quali perle attività contro la pena di morte; Atena Daemi, rinchiusa per 7 anni; e l'avvocata Nasrin Sotoudeh, condannata a 33 anni e 148 frustate per aver espresso le sue opinioni, difeso dissidenti e manifestato contro la pena capitale. Lo denuncia Iran Human Rights, organizzazione che monitora la pena di morte e che ha pubblicato ieri il suo rapporto annuale: 280 esecuzioni nel 2019 (l'articolo sul Corriere.it). Mohammadi, secondo una lettera della madre, potrebbe aver contratto il coronavirus: «Sta molto male, continua a tossire e ha problemi respiratori», spiega Mahmood Amiry-Moghaddam di Iran Human Rights.
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