sabato 23 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.08.2018 Netanyahu incontra Bolton, la notizia non interessa: perché?
Commento di Angelo Pezzana

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 agosto 2018
Pagina: 1
Autore: Angelo Pezzana
Titolo: «Netanyahu incontra Bolton, la notizia non interessa: perché?»

Netanyahu incontra Bolton, la notizia non interessa: perché?
Commento di Angelo Pezzana

A destra: John Bolton con Benjamin Netanyahu

L’incontro tra il Premier di Israele Bibi Netanyahu e il responsabile della Sicurezza Nazionale Usa John Bolton non è evidentemente una notizia da considerare di interesse locale. Ma nessun media italiano, giornali, tv, radio l’ha ritenuta degna di essere ripresa. Eppure la tappa di Gerusalemme era la prima di una serie di colloqui successivi che l’inviato di Trump avrà in Europa per spiegare il significato dell’uscita dal Patto con l’Iran firmato da Obama e le conseguenti sanzioni economiche al regime degli ayatollah per impedire la realizzazione dell’arma nucleare. Una decisione che ha trovato invece consenso fra i paesi arabi sunniti della regione. Che l’Iran sia al centro dei finanziamenti del terrorismo internazionale, che minaccia non solo la stabilità del Medio Oriente e il mondo intero, viene incredibilmente sottovalutato dalla maggioranza dei paesi europei. In questa visita di tre giorni nella capitale israeliana Bolton ha riconfermato la forte alleanza con Israele da parte di Trump, così come Netanyahu, stringendogli la mano, gli ha detto, sorridendo “dillo ancora”, say it again! In effetti l’alleanza fra i due paesi è più forte che mai, condividendo entrambi le politiche da seguire su Iran,Siria e Gaza. Tra gli altri argomenti trattati, la crisi della Nato, a causa del rifiuto dei paesi che ne fanno parte a contribuire in modo adeguato al bilancio, delegando agli Usa l’impegno maggiore. Israele, al contrario, come ha confermato il Premier, ha costantemente aumentato gli investimenti per la difesa. Netanyahu ha anche ringraziato Trump per la costante vicinanza a Israele nei consessi internazionali. Bolton ha poi incontrato il Ministro della Difesa Avigdor Liberman, che lo ha calorosamente ringraziato per quanto il dipartimento della difesa Usa da lui diretto sta facendo per la sicurezza israeliana. Per capire perchè la visita di John Bolton sia stata ignorata in Italia, pur toccando temi importanti, vale il detto coniato da Andreotti “ a pensar male si fa peccato, ma si indovina quasi sempre”, ovvero se Bolton si fosse recato in visita anche da Abu Mazen il semaforo che segnala il grado di interesse di una notizia sarebbe stato di color verde. Ma John Bolton non si è recato a Ramallah, come avveniva nel passato con gli inviati della Casa Bianca. Abu Mazen ha affermato più volte di essere contrario alla presenza americana in eventuali future trattative, riconfermando la sua linea politica, usare Israele per regolare i conti con Hamas, senza essere direttamente coinvolto. Una strategia che Israele ben conosce, guardandosi dal condividerla.” Non ci faremo trascinare nella palude di Gaza”, ha dichiarato Liberman, accusando Abu Mazen di voler sabotare il cessate il fuoco tra Israele e Hamas.


Angelo Pezzana

PS: Mi smentisco in parte perché Michele Giorgio sul Manifesto oggi rappresenta l'unica eccezione al silenzio tombale sugli altri media, con un articolo ripreso in altra pagina da IC. Che il  Manifesto sia dispiaciuto dal successo ottenuto da Netanyahu con la visita di John Bolton è comprensibile, Giorgio piange ancora la dipartita di Obama, lasciamolo alle sue lacrime e brindiamo anche noi alla forte alleanza Usa-Israele. Giorgio è in buona compagnia, di questo successo ha un degno compare nella teocrazia iraniana degli ayatollah e nel satrapo della Corea del Nord, che deve cominciare a preoccuparsi per un prossimo intervento di Trump nei suoi confronti.


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT