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La Stampa Rassegna Stampa
10.08.2018 Yemen: strage di bambini. Arabia Saudita: 'Scudi umani dei terroristi'
Cronaca di Rolla Scolari

Testata: La Stampa
Data: 10 agosto 2018
Pagina: 9
Autore: Rolla Scolari
Titolo: «Bombe sullo scuolabus. Nello Yemen è strage di bambini»

Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 10/08/2018, a pag.9, con il titolo "Bombe sullo scuolabus. Nello Yemen è strage di bambini" il commento di Rolla Scolari.

L'Arabia Saudita accusa i terroristi Houthi filo-iraniani che operano in Yemen della stessa pratica messa in atto da sempre dai terroristi arabi palestinesi: utilizzare civili e soprattutto bambini come scudi umani.

Se il fatto accaduto in Yemen fosse successo a Gaza, la notizia sarebbe stata su tutte le prime pagine dei quotidiani mondiali, con accuse di ogni genere contro lo Stato ebraico. Si tratta invece di un conflitto tra Arabia Saudita e terroristi sciiti ed è impossibile approfittare dell'occasione per demonizzare Israele, interessa quindi molto poco...

Ecco l'articolo: 

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Rolla Scolari

Un bombardamento contro il governatorato di Sa’ada, roccaforte dei ribelli sciiti Houthi nel Nord dello Yemen, ha colpito ieri uno scuolabus uccidendo decine di civili, tra cui molti bambini.
La coalizione a guida saudita che ha portato a termine il raid ha parlato di «un’azione militare legittima», «conforme al diritto umanitario internazionale». Le uniche immagini dell’accaduto sono quelle mandate in onda dalla Tv locale al-Masirah, emittente gestita dai ribelli Houthi, e non sono indipendentemente verificabili. Mostrano i locali di un ospedale: il personale medico soccorre bambini feriti, con i vestiti lacerati e insanguinati. La Croce Rossa internazionale, una delle poche organizzazioni ancora capaci di intervenire nel Paese devastato da tre anni di guerra, conferma la tragicità dell’attacco. Johannes Bruwer, a capo della delegazione in Yemen, in un tweet ha parlato di 50 morti e 77 feriti secondo funzionari locali. Un ospedale legato alla Croce Rossa ha ricevuto 30 morti, 48 feriti, la maggior parte dei quali bambini sotto i 15 anni.
Il portavoce della coalizione, il colonnello saudita Turki al-Malki, che ha giustificato il bombardamento - «un’azione militare legittima» -, ha accusato i ribelli Houthi di utilizzare i bambini come scudi umani. Secondo le ricostruzioni, però, lo scuolabus stava attraversando un affollato mercato in un’area feudo delle milizie sciite rivali, considerate sostenute dall’Iran. Il raid è arrivato dopo che un missile lanciato dallo Yemen ha colpito mercoledì la cittadina saudita di Jizan, uccidendo un civile e ferendone undici.

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Terroristi Houthi


Il fronte dello scontro
Lo Yemen è l’ennesimo fronte di uno scontro tra forze rivali regionali: l’Iran sciita e l’Arabia Saudita sunnita. L’operazione aerea saudita contro il Paese è iniziata nel 2015, quando la coalizione sunnita guidata da Riad è intervenuta dopo la cacciata dalla capitale Sana’a, nel 2014, del governo del presidente Abd Rabbu Mansour Hadi, riconosciuto dalla comunità internazionale. Da allora, oltre 10 mila persone sono rimaste uccise, più di due milioni di civili sono sfollati e sopravvivono grazie ad aiuti umanitari che faticano ad arrivare attraverso il porto di Hodeyda, in mano ai ribelli sciiti. È proprio nel tentativo di indebolire il controllo degli Houthi sulla città che la coalizione ha intensificato recentemente i suoi raid: 258 soltanto a giugno. Dall’altra parte, continua il lancio di missili verso l’Arabia Saudita, oltre il confine Nord, e contro le petroliere del regno in transito attraverso Bab al-Mandeb, lo stretto che collega il Mar Rosso al Golfo di Aden, strategica rotta del commercio di greggio.

Gli sforzi internazionali
Il conflitto in Yemen ha innescato quella che per le organizzazioni internazionali è la peggiore crisi umanitaria al mondo. E crea imbarazzo agli Stati Uniti, che forniscono intelligence e sostegno logistico alla coalizione a guida saudita, in funzione anti Iran. Le forze arabe sono però accusate di bombardamenti indiscriminati che hanno ucciso negli anni centinaia di civili. Soltanto pochi giorni fa, il 2 agosto, la Croce Rossa ha parlato di 55 morti civili in un bombardamento che ha colpito a Hodeyda un mercato di pesce e un ospedale.
Gli sforzi internazionali per portare al negoziato sauditi e ribelli sciiti sono collassati nel 2016. Ora, l’inviato speciale dell’Onu Martin Griffiths ha invitato le parti a Ginevra, il 6 settembre, per tentare una trattativa, mentre lunedì si riunirà il Consiglio di Cooperazione del Golfo a Riad, per discutere possibili soluzioni politiche.

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direttore@lastampa.it

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