Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/02/2017, a pag.6, con il titolo "Il caso delle armi a Libia e Iran: Dem e FI: Tofalo lasci il Copasir" un redazionale di grande interesse, che non è stato ripreso da nessun altro quotidiano.

Angelo Tofalo

Chi lamentava la poca attenzione del movimento 5 Stelle per la politica estera, ecco la smentita. Dopo il viaggio di alcuni parlamentari grillini a Gerusalemme, che si sono rifiutati di visitare Yad Vashem - il Memoriale della Shoah - dimostrando in quale conto tengono la memoria dello sterminio ebraico, ecco un aggiornamento. Un loro eletto, Angelo Tofalo, membro della Commissione Copasir - che si occupa anche di terrorismo- pare coinvolto in un traffico di armi a Iran e Libia. Ci auguriamo che la magistratura di Napoli agisca al più presto. Grazie al Corriere della Sera la notizia diventa nazionale, ecco un aspetto delle attività dei 5 Stelle che sarebbe rimasta pericolosamente sottovalutata.

Tutti i particolari nell'articolo che segue:

È bufera su Angelo Tofalo, deputato del M5S e membro del Copasir, sentito come «persona informata dei fatti» tre giorni fa dai magistrati di Napoli nell’ambito di un’inchiesta su un traffico d’armi con la Libia e Iran, Paesi sotto embargo. Al parlamentare salernitano sono stati chiesti chiarimenti su un incontro in Turchia con un leader libico islamista, Khalifa Gwell, ex capo di un governo non riconosciuto dalla comunità internazionale, e su un convegno che avrebbe voluto organizzare con lui e i vertici del partito di Grillo, poi saltato. Tofalo, secondo quanto rivelato dal Mattino , avrebbe ammesso di aver pagato lui il viaggio a Istanbul ad Annamaria Fontana, arrestata con il marito per traffico d’armi, accompagnatrice e intermediaria tra il deputato e il leader libico. La vicenda sconcerta Pd e Forza Italia, che chiedono le immediate dimissioni di Tofalo dal Comitato per la sicurezza: «La sua gravissima ammissione conferma quanto le nostre preoccupazioni fossero fondate», dice Nicola Latorre, mentre Maurizio Gasparri chiede l’intervento dei presidenti di Camera e Senato Boldrini e Grasso: «Chi ci garantisce che il deputato grillino non abbia avuto accesso ad informazioni riservate e le abbia fornite a chi potrebbe attentare alla nostra sicurezza?».

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/ 62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante