lunedi` 18 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
16.11.2016 Bannon antisemita? Ecco che cosa ne pensa Israele
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 16 novembre 2016
Pagina: 9
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Ma Bannon l' 'antisemita' non spaventa Netanyahu»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 16/11/2016, a pag. 9, con il titolo "Ma Bannon l' 'antisemita' non spaventa Netanyahu", il commento di Davide Frattini.

L'articolo di Davide Frattini non informa correttamente su una questione delicata, in particolare quando definisce il governo Netanyahu "coalizione ultranazionalista". Si tratta di un governo che unisce una porzione del centro liberal a centro-destra, destra nazionalista e partiti religiosi: una compagine, dunque, relativamente eterogenea. Inoltre dipinge in modo cupo la figura di Sheldon Adelson, un sostenitore di Netanyahu e del partito Repubblicano negli Stati Uniti.

Ecco l'articolo:

Immagine correlata
Davide Frattini

Immagine correlata
Steve Bannon

"Gli isterici e irrazionali odio/paura di Israele (...) spesso fomentati nel mondo occidentale tra i liberal". Così la Conservapedia spiega l'«Israelofobia». Scritta da un volontario per l'enciclopedia online della destra fondamentalista americana, la definizione potrebbe piacere a Benjamin Netanyahu: i nemici politici fuori dal Paese, accusati di antisemitismo o antisionismo, sono sempre stati individuati tra i progressisti.

La nomina di Steve Bannon può preoccupare parte degli ebrei, per ora non sembra impensierire il primo ministro israeliano e la sua coalizione ultranazionalista. Breitbart News è stato fondato da Larry Solov, un avvocato ebreo, con l'obiettivo di «creare uno spazio che fosse dichiaratamente pro-Israele: sono stanco delle distorsioni pubblicate dai media». Il sito non ha mai tradito la missione, neppure quando Bannon ha preso la guida. Il neonominato consigliere di Donald Trump segue in questo la linea ideologica dei gruppi per la supremazia bianca: «Finché gli ebrei combattono contro gli arabi e rappresentano un bastione degli ideali americani in Medio Oriente restano alleati molto utili e da ammirare. Vengono considerati pericolosi, quando invece chiedono che gli Stati Uniti siano una società multiculturale e pretendono spazio per la loro religione», commenta Yael Sternhell dell'università di Tel Aviv al giornale Forward.

In sintesi i gruppi alt-right possono essere antisemiti e sionisti. La rivista digitale Politico fa notare che i portavoce dell'American Israel Public Affairs Committee, potente organizzazione lobbistica che opera al Congresso, si sono astenuti dal criticare Bannon. Anche Israel HaYom, il giornale più letto in Israele, gli ha dedicato poche righe, senza riportare le accuse di razzismo e xenofobia. Il quotidiano è finanziato da Sheldon Adelson, il magnate ebreo che ha investito milioni di dollari accumulati con i casinò a Las Vegas nell'elezione di un candidato repubblicano e nella permanenza al potere di Netanyahu, attraverso il sostegno offerto dal giornale distribuito gratuitamente.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT